L’esercito israeliano spara gas lacrimogeni e impedisce agli studenti di andare a scuola

Hebron – Ma’an. Secondo quando riferito dai locali, giovedì a degli scolari è stato impedito di entrare nella scuola Tariq Ibn Zaid, dopo che le forze israeliane hanno coperto l’area a sud della Città Vecchia di Hebron, nella Cisgiordania occupata, con gas lacrimogeni e acque contaminate.

La situazione è esplosa dopo che l’esercito israeliano ha dichiarato che un palestinese aveva lanciato un lacrimogeno al checkpoint di Abu a-Reesh, secondo quanto riportato dai media israeliani.

A quanto riferito, due soldati israeliani sono rimasti intossicati dal gas lacrimogeno e un altro è rimasto leggermente ferito dalle schegge di un ordigno esplosivo improvvisato, lanciato da un palestinese. Allora le forze israeliane hanno iniziato a sparare gas lacrimogeni e acque contaminate nell’area.

Le fonti mediche palestinesi hanno riferito che numerosi bambini sono rimasti intossicati mentre tentavano di raggiungere la loro scuola.

Un portavoce dell’esercito ha dichiarato a Ma’an che “non erano a conoscenza di nulla fuori dall’ordinario nell’area di Hebron”.

La scuola Tariq Ibn Zaid è situata nell’area “H2” di Hebron e si trova sotto il pieno controllo militare di Israele.

Dall’inizio di ottobre, numerosi presunti, tentati ed effettivi attacchi sono stati attuati da palestinesi contro i militari presenti nell’area.

Oltre 500 coloni israeliani vivono sotto la protezione armata delle forze militari nell’area “H2”, a scapito dei circa 30mila palestinesi residenti nella zona.

All’inizio del mese il primo ministro palestinese Rami Hamdallah aveva richiesto che alle forze di sicurezza palestinesi fosse concesso di sorvegliare le strade di al-Shuhada e Tel Rumeida, aree della zona “H2”, per fornire “sicurezza e protezione” ai residenti palestinesi.

I residenti sono sottoposti a severe limitazioni sugli spostamenti, a casuali perquisizioni di sicurezza e ad arresti dai militari israeliani, senza contare gli attacchi dei coloni.

F.G.