L’esercito ha ordinato l’utilizzo di proiettili veri contro i manifestanti palestinesi che usano fuochi d’artificio

Imemc. L’esercito israeliano ha dato il via libera all’utilizzo di proiettili veri contro i manifestanti palestinesi che usano fuochi d’artificio durante gli scontri, soprattutto dopo il loro aumento a Gerusalemme Est occupata a causa delle sempre più numerose violazioni da parte di Israele, e dopo le invasioni dentro alla moschea al-Aqsa ed altre zone palestinesi della città.

Il Canale 2 israeliano ha riportato quanto detto da un alto funzionario del Comando Centrale dell’esercito, una divisione che esegue le occupazioni illegali israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme, e cioè che ora Israele considera i fuochi d’artificio come una “minaccia in costante evoluzione”.

L’avvocato Yousef Karram dell’”Associazione per i Diritti Civili in Israele” ha avvisato che la nuova decisione è un ulteriore passo molto preoccupante che potrebbe influire sull’intera situazione nei territori occupati, aggiungendo che la decisione viola i diritti umani basilari.

Karram ha inoltre aggiunto che tale decisione potrebbe portare ad un gran numero di vittime, motivo che causerebbe un ulteriore aumento ed intensificazione degli scontri.

Ha anche dichiarato che, dato che l’uso dei fuochi d’artificio durante le proteste è un fenomeno nuovo, le linee guida dell’esercito non contengono alcuna clausola riguardante i mezzi per contrastarlo.

“L’esercito e la polizia solitamente sparano proiettili di metallo ricoperti di gomma, bombe a gas e granate a concussione”, ha affermato Karram. “I soldati giustificano l’utilizzo di proiettili veri sostenendo di sentiri in pericolo di vita. Ma anche i proiettili di metallo ricoperti di gomma sono molto pericolosi e letali”.

La decisione di usare proiettili veri non è una nuova strategia, dato che i militari ricorrono frequentemente a proiettili veri per contrastare i manifestanti, ed in molti casi li hanno usati contro protestanti non-violenti che contestavano il Muro di Annessione e le colonie.

Tuttavia, la “giustificazione” questa volta arriva col pretesto di contrastare l’uso dei fuochi d’artificio da parte dei manifestanti, argomento che dovrebbe garantire all’esercito il via libera per utilizzare fuoco letale.

Va ricordato che vi sono state molte morti tra i manifestanti palestinesi, che sono stati colpiti da quelli che Israele chiama “proiettili di gomma”: in realtà si tratta di proiettili a sfere di metallo ricoperte con una parte di gomma molto sottile (letali).

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi