L’esercito rapisce 10 Palestinesi, tra cui una madre e i suoi due figli

us_occupation_nablusunnamedImemc. I soldati israeliani hanno assalito, lunedì, molte comunità palestinesi in diverse parti della Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme, sequestrando 10 Palestinesi, soprattutto bambini, e attaccandone molti altri nei cortili della moschea al-Aqsa.

Diversi veicoli militari hanno invaso la città di al-Khader, a sud della città di Betlemme in Cisgiordania, hanno rapito quattro adolescenti palestinesi, e consegnato due ordini militari per gli interrogatori.

Ahmad Salah, coordinatore del Comitato Popolare contro il Muro e le colonie di al-Khader ha dichiarato che i soldati hanno ispezionato diverse abitazioni e hanno arrestato Mohammad Daoud Salah, di 17 anni, suo fratello Omar, di 15 anni, Mohammad As’ad Sbeih, di 17 anni, e Jihad Omar Salah, di 17 anni.

Ha aggiunto che i soldati hanno perquisito con violenza le case dei Palestinesi rapiti, causando molti danni materiali.

I soldati anche consegnato al padre di Omar e Daoud Salah un ordine militare per un interrogatorio alla base militare e di sicurezza di Gush Etzion, a sud di Betlemme.

Ordini simili sono stati consegnati a Jamil Qaher Abu Kamal e a suo figlio Qaher, di 29 anni, di Betlemme, dopo che i soldati hanno fatto irruzione nelle loro case per cercarli.

Inoltre, i soldati hanno assalito le abitazioni del quartiere di al-Ein al-Foqa, nella città di Silwan a sud della moschea di al-Aqsa nella Gerusalemme occupata, hanno rapito una donna, identificata come Asma ‘Shioky, e i suoi due figli Mos’ab, di 25 anni, e Mansour, di 23 anni.

Mohammad Mahmoud, uno degli avvocati dell’organizzazione per il sostegno ai prigionieri, ad-Dameer, ha detto che i soldati hanno anche sequestrato i due ragazzini Omar Syoury, di 14 anni, e Mohammad Syouri, di 16 anni, di Ras al-‘Amoud, e Yassin al-Atrash, di 16 anni, del villaggio di Sur Baher, nella Gerusalemme occupata.

Anche a Gerusalemme, gruppi di fanatici israeliani e alcuni ufficiali hanno preso d’assalto i cortili della moschea di al-Aqsa, attraverso la Porta al-Magharba, e agendo in modo provocatorio.

La polizia ha anche attaccato Mohammad Abu Qteish, vicono alla porta al-Rahma, una delle porte della moschea di al-Aqsa, e ha attaccato un uomo anziano in uno dei cortili.

Abu Qteish è un dipendente del Dipartimento del Waqf islamico; è stato attaccato dopo aver tentato di fermare un ufficiale di polizia che usava un linguaggio volgare, e insultava una donna palestinese.

In notizie simili, diversi Palestinesi hanno sofferto per gli effetti dell’inalazione di gas lacrimogeni dopo che i soldati israeliani hanno invaso la città di Ya’bad, a sud della città di Jenin, nel nord della Cisgiordania.

Testimoni oculari hanno detto che i soldati hanno invaso la città, e si sono scontrati con alcuni giovani che lanciavano pietre e bottiglie vuote sui loro veicoli, mentre l’esercito ha sparato lacrimogeni, proiettili rivestiti di gomma e proiettili veri.

Traduzione di Edy Meroli