I tiratori scelti dell’esercito si sono piazzati sui tetti di numerose case e hanno ferito 34 palestinesi con munizioni letali. I soldati hanno anche sparato innumerevoli bombe a gas contro i medici e le ambulanze palestinesi, bloccando diversi dottori che cercavano di assistere i palestinesi feriti e trattenendo le ambulanze per lunghi periodi di tempo prima di lasciarle finalmente passare.
L’esercito ha anche demolito il secondo piano della casa appartenente alla famiglia del detenuto Mohammad Abu Shahin, che è imprigionato perché si ritiene che a luglio abbia “partecipato all’omicidio di due coloni israeliani e al ferimento di altri tre”.
I testimoni oculari hanno raccontati che i soldati hanno invaso il campo sparando munizioni letali e sono avanzati fino alla casa di Abu Shahin, piazzando degli esplosivi al suo interno e facendoli poi detonare.
Queste due morti portano a 88 il totale dei palestinesi uccisi a partire dal 1° ottobre.
Traduzione di F.G.