Ginevra – WAFA, IMEMC. In una lettera inviata al presidente Joe Biden l’8 luglio, il Segretario generale ad interim del Consiglio ecumenico delle Chiese, il Rev. Ioan Sauca, ha rivolto un appello a Biden sulla difficile situazione delle chiese e dei cristiani nella Terra Santa.
Biden visiterà i Territori palestinesi occupati (Cisgiordania), Israele e l’Arabia Saudita dal 13 al 16 luglio.
“La sua visita si svolge in un periodo di espropriazioni e sfollamenti continui e crescenti di famiglie e comunità palestinesi dalle loro case a Gerusalemme Est e altrove in Cisgiordania, e di espansione di colonie […] che minacciano l’identità multi-religiosa e multiculturale di Gerusalemme, e minano ogni prospettiva rimanente di una soluzione praticabile a due stati per garantire la pace con giustizia, sia per i palestinesi che per gli israeliani”, ha scritto Sauca.
“Oltre all’esproprio di proprietà, negli ultimi anni si è assistito ad un marcato aumento di discriminazioni, abusi, atti vandalici, incendi dolosi e crimini d’odio contro cristiani, clero e chiese”.
Sauca ha esortato Biden ad ascoltare e rispondere alle voci delle chiese di Terra Santa.
“La ricca diversità religiosa e sociale, lo status quo storico ed il patrimonio della Città Santa di Gerusalemme sono in pericolo imminente”, ha affermato Sauca. “Rivolgo un appello a lei e a tutte le persone di buona volontà che riconoscono Gerusalemme come sacra a tre religioni e città di due popoli, per parlare e agire per garantire questa visione e questa speranza contro coloro che cercano di dislocare, escludere ed emarginare gli altri”.
Sauca ha chiesto a Biden di aiutare a porre fine allo sfollamento e all’emarginazione e di riportare la speranza in una giusta pace nella regione. “Prego che lei sia ispirato da questa visione di pace inclusiva mentre intraprende la sua visita e che le sia concessa saggezza e forza d’animo per cercare questa pace e perseguirla”.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.