Lettera al Manifesto
"Avere come ospite donore luno senza laltro sa di partigianeria. A favore di Israele".
di Anna Maria Palermo*
Mi stupiscono e mi preoccupano i toni della discussione che la questione sul boicottaggio della Fiera del libro di Torino hanno assunto.
Mi stupisce e mi preoccupa che anche sul Manifesto, mi riferisco in particolare allarticolo di M. Ciotta del 7 febbraio scorso, passino messaggi distorti, attraverso i quali si lascia intendere che coloro i quali propongono il boicottaggio della Fiera del libro (e mi pare chiaro che il boicottaggio è contro una particolare scelta degli organizzatori e non contro gli scrittori israeliani o eventuali altre persone scelte come bersaglio, di cui parla Ciotta) sono in pratica accusati di volere che Israele cessi di essere, che la sua esistenza è da mettere in causa, che il dialogo debba essere precluso, o che addirittura sono portatori della cultura della morte.
Ma di che stiamo parlando? Sono daccordo, i giornalisti del Manifesto, che la fiera del libro di Torino abbia Israele come ospite donore, nel sessantesimo anniversario della sua fondazione?
Come non mettere in relazione la nascita dello stato di Israele con linizio della persecuzione e della sistematica volontà di annientamento del popolo palestinese?
Si può non essere daccordo sul boicottaggio (forma di lotta, non violenta, a mio parere più che legittima), ma dal mio da sempre giornale mi sarei aspettata una qualche proposta alternativa. O preferivate il silenzio?
Lassemblea Generale dellONU, nel novembre del 1947, con la risoluzione 181, proclamò la nascita di due stati: quello dIsraele e quello Arabo.
Dopo 60 anni, di uno festeggiamo la fondazione mentre laltro, semplicemente, non esiste.
Si sarebbe potuto proporre agli organizzatori della manifestazione torinese di avere come ospiti donore entrambi gli stati: Israele e il mai nato stato Palestinese. E riconoscerne così la sua altrettanto legittima esistenza. Sarebbe stato un atto di coraggio, per ricordare anche i 60 anni di persecuzione di un popolo e le responsabilità internazionali per non riuscire o non voler fermare la strage.
Due popoli, due stati: fino a quando non si saranno costruite la condizioni per una pace vera e duratura in Palestina, compito di qualunque istituzione dovrebbe essere quello di contribuire a mantenere alta lattenzione, anche attraverso azioni simboliche.
Avere come ospite donore luno senza laltro sa di partigianeria. A favore di Israele.
* senatrice PRC-SE