Lettera al primo ministro UK dai deputati gerosolimitani minacciati di espulsione

 


Al-Quds (Gerusalemme) – Pal-Info. Una delegazione gerosolimitana ha consegnato ieri al primo ministro britannico William Hague, in visita ai Territori Palestinesi occupati, una lettera firmata dalle autorità pubbliche palestinesi che rischiano di essere esiliate dalla loro città natale. Nella lettera si lancia l'allarme sul grave impatto delle politiche di espulsione d'Israele ai danni dei palestinesi della Gerusalemme occupata.

La delegazione ha inoltre evidenziato il ruolo che il Regno Unito potrebbe giocare nel fare pressioni su Israele e indurla a rispettare le risoluzioni internazionali, che le ingiungono di ritirarsi da tutti i Territori Palestinesi occupati – inclusa Gerusalemme est – e salvaguardare i diritti dei palestinesi della città.

I delegati hanno anche parlato delle sempre maggiori sofferenze dei cittadini di Gerusalemme, colpiti dall'escalation delle demolizioni delle loro case e dalle limitazioni imposte alle loro vite, dalla protezione che godono gli attacchi dei coloni contro di loro e contro le loro proprietà – in particolare nel sobborgo di Silwan – e dal proseguire insistente delle loro attività edilizie.

Da parte sua, Hague ha confermato la necessità di fermare queste attività, assicurando che sia il proprio Paese sia gli altri stati membri dell'Unione Europea sono a favore della creazione di uno Stato palestinese in base ai confini del 1967, con Gerusalemme capitale.

Nel contesto della sua visita, Hague ha incontrato anche alcuni attivisti palestinesi e discusso con loro del Muro di segregazione israeliano e della situazione umanitaria a Silwan.

Il giornale israeliano Ha'aretz ha inoltre riportato l'incontro di Hague con i membri del Comitato popolare contro il Muro, avvenuto a Ramallah, considerandolo un gesto sorprendente e insolito, che rifletterebbe la solidarietà del ministro e di tutto il Regno Unito con le attività anti-Muro del Comitato.

Intanto, il governo israeliano ha dichiarato la sospensione di tutti i dialoghi strategici con Londra, almeno finché quest'ultima non deciderà di emendare la legge che permette l'arresto e il processo delle autorità israeliane sospettate di aver commesso crimini di guerra contro i palestinesi.

Secondo i media israeliani, Tel Aviv ha informato i britannici della propria decisione durante un recente incontro tra Hague ed alcuni funzionari della sicurezza israeliana.

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