Lettera del Pchr al ministro Frattini: non limitarsi agli aspetti economici

 

PCHR
Palestinian Centre for Human Rights

Comunicato stampa

Rif: 105/2010

Data: 24 novembre 2010

Ora: 13:00 GMT

Il PCHR si rivolge al ministro degli Esteri italiano in occasione della sua visita alla Striscia di Gaza

In occasione della prima visita alla Striscia di Gaza del ministro degli Esteri italiano Franco Frattini il 24 novembre 2010, il Centro palestinese per i diritti umani (Pchr) gli ha rivolto una lettera aperta per sollecitare l'impegno suo e del governo italiano a fermare l'illegittima politica di assedio imposta da Israele alla Striscia di Gaza da più di tre anni.

In particolare, il Pchr è preoccupato della continua negazione dei diritti umani fondamentali della popolazione incarcerata a Gaza. Alla comunità internazionale, che si concentra sul semplice impatto economico dell'assedio, sfuggono le radici reali del problema, e le violazioni consistenti dei diritti umani di base della popolazione civile palestinese. Gaza non sta soffrendo di una “semplice” crisi umanitaria: si tratta di una crisi provocata dall'uomo, e risolvibile solo con la cessazione definitiva del regime illegale di assedio. Urge far riconoscere e denunciare apertamente la fondamentale illegittimità di questa politica, e non approvarne un “alleggerimento” immaginario, che istituzionalizza questa forma di punizione collettiva. Com'è stato affermato di recente dalla Commissione investigativa internazionale, nominata dall'Onu per indagare sull'attacco israeliano alla Flotilla del 31 maggio 2010, “l'embargo è illegale e non può essere sostenuto dalla legge. Questo, a prescindere dalle basi sulle quali si cerca di giustificare l'opposto”.

La ripresa dei commerci, per quanto importante come risposta di breve termine tesa a contribuire alla ripresa dell'economia di Gaza, può rappresentare una misura efficace solo se, allo stesso tempo, i diritti fondamentali delle persone sono difesi, e l'autorità della legge rispettata.

Il Pchr ha quindi sollecitato il ministro italiano, e più in generale la comunità internazionale, a non limitare la loro attenzione agli effetti economici di quest'assedio illegittimo ai danni di Gaza. Bisogna prendere in considerazione il più ampio contesto della legge internazionale, oltre ai diritti della popolazione civile palestinese, la cui dignità viene negata da troppo tempo.

L'unica risposta appropriata, in linea sia con gli interessi dell'umanità che con le norme vincolanti della legge internazionale, è l'abolizione completa del regime illegale di assedio. Come ha affermato Filippo Grandi, nel suo ruolo di commissario generale dell'Unrwa: “Dobbiamo chiedere l'abolizione totale dell'embargo, in modo da permettere a Gaza di cominciare il processo di recupero di cui ha urgentemente bisogno il suo popolo, da tempo sofferente”.

La versione integrale della lettera è disponibile qui  http://www.pchrgaza.org/files/2010/Letter%20to%20Mr.Frattini.pdf

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