Lettere dell’OIC a rappresentanti internazionali sull’aggressione israeliana contro al-Aqsa

Jeddah – WAFA. Il segretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC), Hissein Brahim Taha, ha inviato lettere identiche a diversi attori internazionali sulla violazione israeliana in corso della moschea di al-Aqsa attraverso incursioni, chiusura dei cancelli e attacchi barbari contro fedeli innocenti, ferimenti e arresti a centinaia.

Nei messaggi indirizzati al Segretario di stato degli Stati Uniti, al Segretario degli Esteri del Regno Unito e ai ministri degli Affari esteri della Federazione Russa, della Francia e della Cina, tra cui il Segretario Generale delle Nazioni Unite e l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri, Taha ha affermato che questa pericolosa escalation dell’aggressione israeliana contro la moschea di al-Aqsa è un attacco ai diritti e alla sensibilità religiosa dell’intera umma (comunità, ndr) islamica.

Ha anche descritto l’escalation come una flagrante violazione delle pertinenti risoluzioni e strumenti internazionali, che potrebbe alimentare la guerra e la violenza di religione nella regione ed altrove.

Il Segretario generale ha invitato tutti gli attori internazionali a muoversi rapidamente in tali circostanze critiche, a fare pressione su Israele – potenza occupante – per garantire i diritti dei musulmani a pregare liberamente nella moschea di al-Aqsa e per preservare lo status giuridico e storico dei luoghi santi nella Gerusalemme occupata.

Ha ribadito l’invito a tutti gli attori ad intensificare gli sforzi internazionali per rilanciare il percorso politico che porrà fine all’occupazione israeliana e porterà all’istituzione dello Stato sovrano ed indipendente di Palestina nei confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale, in conformità con il diritto internazionale, le risoluzioni pertinenti delle Nazioni Unite e l’iniziativa di pace araba.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.