L’Fplp invita i palestinesi a manifestare in massa contro la ripresa dei negoziati

Ramallah-InfoPal. Il membro dell’ufficio politico del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), Rabah Muhanna, ha sollecitato il Consiglio centrale palestinese a riunirsi d’urgenza per prendere dei provvedimenti contro il presidente dell’Autorità palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, e il Comitato esecutivo dell’OLP “per non aver rispettato le decisioni del Consiglio centrale, che aveva stabilito delle condizioni per il ritorno ai negoziati”.

In un comunicato diramato domenica 21 luglio dall’ufficio informazioni del fronte, Muhanna ha esortato i palestinesi della Cisgiordania, Gaza, i territori del ’48 e coloro che vivono nei paesi della diaspora a “scendere in piazza in massa per protestare contro i negoziati distruttivi e dannosi per la causa palestinese, ed esercitare delle pressioni sul presidente dell’Anp, che bilancino quelle esercitate dagli Usa e da alcuni Paesi arabi”.

Muhanna ha aggiunto che il ritorno ai negoziati “significa la rinuncia alle costanti palestinesi, alle risoluzioni internazionali e al diritto di ritorno”. Ha poi sottolineato che “sulla strada di Oslo, sponsorizzata dagli Usa, ogni tappa inizia da un punto più basso rispetto a quella precedente. Infatti, in quest’occasione, abbiamo iniziato con il riconoscimento statunitense all’identità ebraica di Israele, e visto la rinuncia ai confini del ’67, l’abbandono del diritto di ritorno e la rinuncia a Gerusalemme”.

Muhanna ha assicurato che la via in questione è fallimentare, esortando ad unificare il fronte palestinese “sulla base delle costanti e sul principio di fermezza contro l’ingiusta occupazione, e rispettando le decisioni delle istituzioni palestinesi, come quella del Consiglio centrale”.