Libano e gli 'aiuti americani'.

Libano e gli "aiuti americani".

Da Al Awda Italia

Nel suo discorso alla Tv Al-Manar, Sheikh Hassan Nasrallah ha dichiarato che "il campo profughi di Nahr al-Bared costituisce una linea rossa (invalicabile), di cui i civili palestinesi fanno parte, nessuno ha il diritto di fare loro del male. Noi non accetteremo questo tipo di guerra dentro i campi, non vi daremo copertura politica e non vi saremo associati in alcun modo. Non sappiamo dove questo ci potrebbe condurre. A beneficio di
chi potrebbe risultare una tale guerra?".

Hassan Nasrallah afferma che anche le forze armate libanesi costituiscono una linea rossa chiedendo che coloro che sono coinvolti nell’uccisione di soldati ed ufficiali dell’esercito "dovrebbero essere portati davanti ai tribunali e non dovrebbero essere tollerati o perdonati".
In una specie di ultimatum morale al governo, Nasrallah ammonisce che la guerra contro il terrorismo "non dovrà mai comportare l’uccisione di gente innocente nelle strade dei campi profughi, in quanto tu (governo) rappresenti uno stato e devi comportarti di conseguenza, perché la guerra contro il terrorismo non dev’essere come la guerra di Bush, che fa uccidere gente nelle strade".

Riguardo ai rifornimenti militari che gli USA stanno facendo arrivare in questi giorni al governo libanese per metterlo in grado di dare l’assalto alla milizia arroccatasi nel campo profughi di Nahr al-Bared, lo Sheikh Hassan Nasrallah domanda: se l’obiettivo è quello di arrestare un piccolo gruppo di uomini, com’è concepibile lanciare un’offensiva contro 40 mila persone distruggendo il campo sopra le loro teste? "Questo campo profughi", mette in guardia Nasrallah, "è come una qualsiasi altra municipalità libanese, dal punto di visto legale".

E più specificamente con riferimento alle forniture militari USA "d’emergenza" che stanno arrivando in questo momento, Nasrallah domanda come mai, nella scorsa estate, quando l’aeronautica israeliana stava bombardando il Libano, gli USA non fecero nulla per mettere l’esercito libanese in grado di diffenderlo, mentre adesso ci si precipitaon a fare arrivare al
governo libanese quanto occorre per distruggere un campo profughi palestinese?

Nasrallah rammenta che durante l’offensiva israeliana dell’estate scorsa, il governo libanese aveva chiesto gli USA d’intervenire per fare cessare i bombardamenti israeliani, ma che gli USA invece invitarono l’aeronautica israeliana a continuare gli assalti. "Dove erano le armi (USA in aiuto ad Libano) quando i soldati libanesi furono uccisi dai bombardamenti israeliani delle loro posizioni e dei loro veicoli? Se oggi gli USA si preoccupano a fare arrivare all’esercito libanese queste armi, ciò dovrebbe sollevare molte domande da parte dei libanesi, dei palestinesi, degli arabi e da parte di chiunque".

Fonti: http://www.maannews.net/en/index.php?opr=ShowDetails&ID=22357 ed
http://www.manartv.com.lb/NewsSite/NewsDetails.aspx?id=17777&language=en

C’è di più, però: per capire bene cosa sta succedendo, occorre fare luce sul golpe che gli USA ed i suoi alleati stanno cercando di compiere all’interno del potere esecutivo libanese. In effetti, l’assalto ai miliziani di Fatah al-Islam è progettato per portare in una posizione di comando una nuova "speciale" forza armata libanese, che per molti aspetti è il complemento alla milizia Fatah al-Islam: si tratta delle Forze di Sicurezza Interna, istituite a partire dall’estate 2005 dal governo di Fouad Siniora separatamente dall’esercito regolare, con proprio comando. La quasi totalità di queste Forze di Sicurezza Interna hanno ricevuto l’addestramento negli USA e la maggior parte degli ufficiali ha la doppia cittadinanza USA-libanese. Si tratta, in sostanza, di una forza armata miliziana, composta dagli ex-appartenenti all’ELS, la milizia di Antoine Lahad del sud-Libano che aveva operata al comando degli occupanti israeliani e che dopo il maggio 2000 si erano rifugiati in Israele, negli USA, Canada, Gran Bretagna, Germania ed altri paesi occidentali. Il colpo su Nahr al-Bared è progettato dal governo Siniora, in stretta coordinazione con gli USA e la Francia, per conferire un ruolo isituzionale a queste Forze di Sicurezza Interna.

A tale riguardo, occorre riassumere in breve i fatti: l’assalto a Fatah al-Islam fu deciso ed iniziato dalle Forze di Sicurezza Interna, senza alcun coordinamento con l’esercito regolare, infatti, senza nemmeno avvertire né polizia né forze armate. I quali, chiamati ad intervenire per "aiutare" le Forze di Sicurezza Interna, finirono in una trappola e videro dozzine di soldati uccisi senza alcuna necessità. Quando l’opposizione politica e lo stato maggiore dell’esercito cercarono di confrontare il governo Siniora ed il (da lui nominato) responsabile delle Forze di Sicurezza Interna, questi si rifiutarono di rispondere defilandosi. Vedi: http://www.manartv.com.lb/NewsSite/NewsDetails.aspx?id=17721&language=en

Ma c’è ancora di più: dalle testimonianze che esistono, sappiamo che coloro che hanno sparato dal di fuori indiscriminatamente sui civili palestinesi intrappolati a Nahr al-Bared, erano proprio le Forze di Sicurezza Interna.
Che ammettono di avere ucciso, in una sorta di ubriacatura, anche vecchi e bambini e gente in fuga su vecchi autobus sgangherati. Vedi
http://www.spiegel.de/international/world/0,1518,484733,00.html

Susanne

Il gruppo Fatah al-Islam non è palestinese e non è legato alla Siria, anzi!
Il gruppo Fatah al-Islam, una milizia armata composta da elementi sradicati di ogni dove, è stato importato e finanziato dal capo del partito Futuro, Saad Hariri
.
Per sapere queste cose – ed uscire dal campo delle ipotesi – non occorre aspettare che nasca un altro genio come Stefano Chiarini. E’ sufficiente leggere i giornali arabi, alcuni dei quali esistono anche in lingua inglese.
Leggete il riassunto della situazione fatto da Franklin Lamb, ieri su Al Manar TV:
http://www.manartv.com.lb/NewsSite/NewsDetails.aspx?id=17804&language=en

Susanne

 

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