Libano, inaugurato il centro sportivo di Btekhnay

Riceviamo e pubblichiamo.

Calcio di inizio di Franco Baresi a “Sports for Peace”, il progetto che promuove l‘integrazione di ragazzi siriani e libanesi.

Beirut, 10 dicembre 2014Inaugurato oggi in Libano il Centro sportivo di Btekhnay restaurato dall’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR), alla presenza della leggenda rossonera Franco Baresi e di Rocco Giorgianni, Segretario Generale di Fondazione Milan. Viene raggiunto così un obiettivo fondamentale di “Sports for Peace“, il progetto avviato nel marzo scorso e che ha coinvolto finora circa 1450 ragazzi e ragazze sirianee libanesi di età compresa tra  i 6 e i 17 anni. 

Ben consapevole dell’inestimabile valore dello sport, Fondazione Milan ha deciso di sostenere Sports For Peace finanziando la ristrutturazione del centro sportivo di Btekhnay, un centro al coperto, dove ragazzi e ragazze, anche disabili, possano praticare lo sport in sicurezza. Oltre al centro di Btekhnay, altre due strutture nell’area di Tripoli stanno per essere completate. Il progetto prevede inoltre training per 45 allenatori, con un focus sull’importanza di fornire protezione ai bambini rifugiati e sulla parità di genere e l‘organizzazione di eventi sportivi e giornate di gioco per promuovere l’integrazione sociale tra ragazzi siriani e libanesi , come il torneo di calcio in programma il 10 dicembre al Btekhnay Sports Ground Center, che coinvolgerà circa 90 ragazzi; oppure quello dell’11 dicembre, il Brotherhood Football Play Ground, nel quale oltre 250 ragazzi si sfideranno sul terreno di gioco ad Abu Samra vicino Tripoli.

L’inaugurazione del centro, la formazione dei coach e i due tornei rappresentano una importante tappa della  collaborazione tra l’UNHCR e Fondazione Milan. Nella primavera 2015 e‘ in programma un secondo significativo momento che vedrà la partecipazione della Presidente Barbara Berlusconi.

Giunto al suo quarto anno, il conflitto in Siria, con il suo carico di violenza e insicurezza, continua a costringere le persone a fuggire dal paese in cerca di protezione nei paesi vicini. Il Libano, un paese di 4 milioni di abitanti, ha dimostrato una enorme solidarietà verso i siriani costretti a lasciare le loro case. In pratica, 1 persona su 4 che vive in Libano è rifugiato. Ad oggi il Libano è il paese che ha accolto più rifugiati siriani nella regione. Sono circa 1,1 milioni i rifugiati siriani in Libano. Oltre la meta’ sono bambini.

Secondo il rapporto dell’UNHCR sulla protezione dei bambini, più della metà dei bambini rifugiati siriani non frequentano la scuola e spesso sono costretti a lavorare.  Il report rivela anche che 3 bambini su 10 escono di casa solo una volta a settimana o anche meno – un evidente segno delle ferite psicologiche e dei traumi causati dal conflitto e dall’esilio. 

Siamo onorati del sostegno che Fondazione Milan ha dato a quest’importante progetto che mira a favorire, attraverso i valori dello sport, il superamento del trauma della fuga e la coesione sociale tra comunità – ha dichiarato Federico Clementi responsabile raccolta fondi UNHCR. Lo sport è un veicolo importante per promuovere questi valori fondamentali ed e’ uno strumento essenziale per  la costruzione di una cultura della pace. Per questo ci auguriamo che la collaborazione con Fondazione Milan possa continuare ancora nei prossimi anni”. 

L’iniziativa mira a sostenere psicologicamente i bambini e i ragazzi rifugiati siriani nel loro percorso di superamento delle conseguenze traumatiche legate alla loro condizione di rifugiati, affinche‘ possano interagire al meglio con le comunità libanesi.