Liberati due volontari italiani rapiti ieri sera a Gaza. Erano stati sequestrati da armati di Fatah.

Dal nostro corrispondente.

Fonti della sicurezza palestinese hanno confermato che i due volontari italiani sono stati liberati questa notte, a sud della Striscia di Gaza.

I due italiani, che lavorano per la Croce Rossa italiana, sono stati rilasciati dopo 8 ore di sequestro, avvenuto ieri nel pomeriggio.

I due volontari sono Claudio Moroni, uno psicologo italiano, e Gianmarco Onorato, un manager italo-canadese collegato alla Società del Palestine Red Crescent, e sono stati rapiti da armati a volto coperto ieri pomeriggio verso le 15 ore locale, mentre viaggiavano su un veicolo della ICRC nella città di Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza.

Moroni e Onorato si trovavano nella Striscia di Gaza per portare avanti un programma di aiuto psicologico alla popolazione.

Fonti della sicurezza palestinese hanno reso noto che i due sono stati rilasciati verso mezzanotte.

Una fonte coinvolta nella liberazione degli ostaggi ha rivelato all’agenzia Reuters che armati del movimento Fatah del presidente Abbas sono i responsabili del rapimento: essi chiedevano un’inchiesta sulla morte di Arafat, avvenuta due anni fa, ma sono stati convinti a desistere e a liberare gli ostaggi perché il loro comportamento avrebbe stava danneggiando la causa palestinese.

I rapitori avrebbero richiesto la costituzione di un comitato internazionale per indagare sulla morte del presidente Arafat, come quello istituito per l’assassinio del primo ministro libanese Rafik Hariri.

Le Brigate Salah Addin, ala militare dei Comitati di Resistenza Popolare, in coordinamento con l’intelligence palestinese, hanno collaborato alla liberazione dei volontari rapiti, ma hanno negato ogni coinvolgimento nel sequestro. E hanno dichiarato che gli ostaggi sono stati consegnati al leader di Fatah in Gaza, Ahmed Hillis.

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