Liberati tre detenuti palestinesi tra cui un ‘combattente illegale’.


Gaza – Infopal. Domenica, le autorità di occupazione israeliane hanno rilasciato tre detenuti della Striscia di Gaza, uno dei quali ha passato più di sette anni in carcere ed era stato classificato come “combattente illegale”.

Fonti palestinesi riferiscono che i nomi dei tre ex-detenuti sono Hammad an-Najjar, l’“illegale” (di Rafah), ‘Ammar Hamad di Bayt Hanun, e ‘Abd al-Karim Mustafa ‘Abed Rabbo, di Jabaliya: gli ultimi due hanno passato entrambi sei mesi nelle prigioni dell’occupazione.

An-Najjar fu arrestato il 22 aprile 2003 e inizialmente condannato a sei anni di reclusione. Allo scadere della pena, che coincise con la guerra di Gaza, un ufficiale israeliano gli comunicò che non sarebbe stato rilasciato, e che si trovava in stato di arresto aperto per la legge del “combattente illegale”: una norma inventata dall'occupazione per legittimare la detenzione dei prigionieri palestinesi per un lungo periodo, senza accuse o processi a loro carico.

Hamad e ‘Abed Rabbo furono invece arrestati durante l'ultima guerra contro la Striscia.

Da parte sua, il ministero per gli Affari dei prigionieri del governo di Gaza ha biasimato la detenzione prolungata dei tre palestinesi, avvenuta senza alcun atto di accusa, e coperta giuridicamente dal pretesto dell'esistenza di un “fascicolo segreto”.

Riyad al-Ashqar, portavoce del Ministero, considera la già citata legge del “combattente illegale” molto simile alla “detenzione amministrativa”, anch’essa assegnata sulla base di “fascicoli segreti” senza che vi sia alcuna prova sufficiente a condannare il prigioniero: l’unica differenza consisterebbe nella durata, poiché la detenzione amministrativa può variare dai tre ai sei mesi; anche in questo caso, la condanna può essere rinnovata al termine del primo periodo. La legge del “combattente illegale” consente all'occupazione di trattenere i prigionieri come “criminali di guerra”, di commettere tutti gli abusi e di praticare tutti i metodi di tortura nei loro confronti.

Al-Ashqar ha poi rivelato l’esistenza di cittadini della Striscia di Gaza detenuti in base a questa legge, tra cui il dott. Hamdan as-Sufi – catturato dalle forze di occupazione durante la guerra contro Gaza – e il detenuto Mohammad Abu ‘Awn di Jabaliyya –  al quale è stata prolungata la precedente sentenza di cinque anni – , insieme a Riyad Hassan, Naser ‘Ayyad, Khaled Sa‘id e Farid Abu Thraya.

Il Ministero ha dunque invocato l’intervento delle organizzazioni internazionali per i diritti umani, perché rendano note all’opinione pubblica internazionale la politica dell’occupazione e le violazioni dei diritti umani, e perché facciano sì che Israele liberi i prigionieri arrestati in base alla legge del “combattente illegale”.

 

 

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