Ramallah – InfoPal. Questa mattina, le autorità d’occupazione israeliane hanno liberato dal carcere di Jilbo’ Hafez Qundos, 52enne di Jaffa, dopo avergli fatto scontare 28 anni di pena detentiva.
Qundos fu arrestato il 15 maggio 1984 e, nello scambio di prigionieri raggiunto con Hamas, Israele si era rifiutato di rilasciarlo perché considerato una “minaccia alla sicurezza del Paese”.
Tutti i palestinesi di Jaffa lo hanno accolto al ritorno con slogan e striscioni.
Ieri mattina, invece, Israele ha rilasciato Shaykh Moustafa Abu ‘Ara, del villaggio di ‘Aqaba (Jenin). Confermano la notizia la Fondazione per i Diritti Umani Tadamon e il legale Ahmed at-Tubasi.
Shaykh Abu ‘Ara oggi ha 51 anni ed è stato arrestato da Israele più di una volta. La prima al tempo dell’Intifada del 1987, fu riarrestato nel 1990 e detenuto per 3, e di nuovo nel 1992 per 5 mesi. Fu tra i 400 palestinesi deportati da Israele verso il sud del Libano. Un terza volta fu arrestato nel 1994 per 14 mesi quando per oltre 2 mesi fu sottoposto a tortura sotto interrogatorio.
Sono ancora vive le coseguenze di quegli abusi e, a più riprese, durante le varie detenzioni, è stato ricoverato in un ospedale.
L’ultimo arresto risale al 29 luglio scorso, quando fu “condannato” alla detenzione amministrativa (senz’accusa e prorogabile a oltranza, ndr). Dalla scadenza dei sei mesi, oggi giunge la decisione di rilascio di un giudice israeliano.
Shaykh Abu ‘Ara ha trascorso in detenzione israeliana un totale di 64 mesi.