Libero l’israeliano che uccise l’attivista di Peace Now

Imemc. Era previsto ieri il rilascio dell'israeliano Yona Avursham, accusato di aver lanciato nel 1983 una granata contro un gruppo di pacifisti, intenti a manifestare davanti all'ufficio del primo ministro israeliano: lo ha riferito il giornale israeliano Haaretz. L'esplosione uccise Emil Grunzweig e ferì nove attivisti.

Come riporta il quotidiano, Avursham ha appena terminato di scontare la sua pena di 27 anni. Inizialmente era stato condannato all'ergastolo, ma poi la sentenza era stata commutata.

Ad Avursham venne inoltre accordato il rilascio anticipato nell'agosto 2001, in seguito a una decisione presa da Edmond Levy, giudice della Corte suprema israeliana. In cambio, ha precisato Haaretz, l'omicida ha dovuto partecipare a un programma di riabilitazione, restando sotto la supervisione costante di un assistente sociale.

La procura di Stato fece ricorso contro il decreto di Levy, ma il tribunale affermò che Avursham “non rappresenta una pericolo per l'ordine pubblico” e che “ha soddisfatto tutte le condizioni e i requisiti necessari al rilascio”. Negli ultimi mesi, secondo la corte, aveva inoltre vissuto in un alloggio a bassa sorveglianza, e gli era stata anche concessa la libertà nei giorni di festa e in determinate occasioni.

Oltre ad aver lanciato una granata contro una folla pacifista, i rapporti sul comportamento di Avursham in carcere mostrano come questi fosse spesso al centro di liti con le guardie e le autorità della prigione, e come abbia persino pugnalato e ferito due secondini.

Secondo Haaretz, Avursham verrà rilasciato dalla struttura di Hadarim e si trasferirà in un appartamento in affitto a Tel Aviv.

Nella foto: Emil Grunzweig (da un poster di Peace Now)

 

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