Libertà di stampa: 35 violazioni solo nel mese di maggio

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Quds Press.Molti esponenti del mondo dei media in generale e del giornalismo palestinese in particolare, hanno subito violazioni dei loro diritti, in quanto giornalisti, per mano dell’occupazione israeliana.
Si contano circa 35 violazioni solo nell’ultimo mese, stando al rapporto stilato dal centro di monitoraggio del ministero dell’Informazione palestinese. Le violazioni compiute dall’esercito israeliano, nel mese di maggio, seguono una strategia politica volta a colpire i giornalisti, a ostacolarli e impedire loro di riportare ciò che realmente accade.
La politica di terrorismo che l’occupazione israeliana sta portando avanti contro i giornalisti palestinesi contempla anche aggressioni fisiche e minacce. L’ultima settimana è stata testimone di diverse aggressioni: molti giornalisti sono stati attaccati con lacrimogeni, e questo oltre ovviamente, ai maltrattamenti che devono sempre subire.
Non vengono violati solo i loro diritti in quanto a giornalisti, ma anche in quanto esseri umani è intaccata la loro dignità: arresto, detenzione, irruzione nelle loro abitazioni e confisca dei loro strumenti di lavoro; tutto questo fa parte dei continui tentativi delle forze dell occupazione di ostacolare il loro lavoro.
L’aumento di aggressioni si è registrato soprattutto a Gerusalemme dove non solo l’esercito israeliano, ma anche i coloni appartenenti a gruppi estremisti, hanno assaltato un team di giornalisti che si era recato nelle vicinanze della moschea di Al-Aqsa per la copertura di una notizia relativa alla Nakba. L’aggressione, oltre che verbale, è sfociata in aggressioni fisiche che hanno causato 15 feriti tra il gruppo dei giornalisti che si era recato sul posto.
Traduzione di Asmaa Aboulabil