Libia: ‘Gaza come i lager nazisti’. L’Italia sospende il dibattito all’Onu.

Da www.repubblica.it del 24 aprile

Tensione alla riunione del Consiglio di sicurezza per l’intervento dell’inviato di Tripoli
I diplomatici occidentali se ne vanno, poi lo stop della seduta

Libia: "Gaza come i lager nazisti"
L’Italia sospende dibattito all’Onu

ROMA – Il rappresentante della Libia paragona i campi profughi palestinesi di Gaza ai campi di concentramento nazisti e l’Italia ferma la riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu. E’ stato l’ambasciatore Marcello Spatafora a chiedere la sospensione del dibattito sul Medio Oriente in corso ieri a New York. A rivelarlo sono state fonti diplomatiche italiane.

Il Consiglio stava valutando il contenuto di una dichiarazione ufficiale sulla situazione umanitaria a Gaza. I tentativi di intesa sull’atteggiamento da prendere nei confronti dell’assedio israeliano e dei continui lanci di razzi messi in atto da Hamas contro il territorio dello Stato ebraico erano falliti già diverse volte in passato. Lo scenario si è ripetuto di nuovo nell’ultima seduta, quando gli Stati Uniti hanno preso atto della mancanza di unanimità sul documento. E’ a quel punto che il vice ambasciatore libico, Ibrahim Dabbashi, se ne è uscito con la comparazione che ha irritato gli occidentali.

L’accenno ai lager nazisti ha provocato l’immediata reazione dell’ambasciatore francese Jean-Maurice Ripert, che si è alzato. Il suo gesto è stato imitato dagli inviati di Stati Uniti, Gran Bretagna, Belgio e Costa Rica. Secondo fonti diplomatiche l’ambasciatore italiano Marcello Spatafora ha invitato il presidente di turno, il sudafricano Dumisani Kumalo, a chiudere immediatamente il dibattito anche se erano ancora previsti altri interventi.

L’iniziativa dei diplomatici occidentali è stata accolta con favore da Israele. "Hanno fatto ciò che era richiesto in una situazione simile, e vanno applauditi", ha detto Arye Mekel, portavoce del ministero degli Esteri israeliano, secondo il quale il Consiglio di sicurezza del Palazzo di Vetro "è stato preso in ostaggio da Paesi irresponsabili, in passato legati al terrorismo".


Gli Stati Uniti hanno criticato severamente la presa di posizione del rappresentante libico. "Possiamo trattarne globalmente, onestamente e in modo costruttivo, oppure in maniera tendenziosa, ed è quel che è accaduto", ha detto l’amabsciatore Usa all’Onu Alejandro Wolff. "Il delegato libico è stato tendenzioso, di parte, storicamente scorretto e moralmente oltraggioso".

La Libia non ha però fatto marcia indietro. Il vice ambasciatore Dabbashi ha ribadito che, a suo parere, la situazione nella Striscia di Gaza è paragonabile a quella dei campi di concentramento della Germania nazista ed è anzi addirittura peggiore perché la zona viene bombardata ogni giorno.

(24 aprile 2008)

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