‘Licenza di uccidere’. Campagna dei coloni israeliani contro il lancio di pietre

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Nel 1989, Benjamin Netanyahu, all'epoca ambasciatore israeliano all'Onu, dichiarò: “Si deve aprire il fuoco contro chiunque lanci una pietra contro israeliani al fine di ucciderli”.

Coloni israeliani hanno avviato una campagna con la quale fare pressioni sul premier Benjamin Netanyahu, per ricevere da questi il permesso di aprire il fuoco, con lo scopo di uccidere, contro i palestinesi che lanceranno pietre contro le loro auto.

Il trampolino di lancio di quest'iniziativa promossa dal Comitato “In soccorso al popolo ebraico” sono le sinagoghe dalle quali, più volte, i rabbini hanno inneggiato alla violenza contro i palestinesi, fino pronunciarsi sulla liceità di ucciderli se osano lanciare pietre.

Per raccogliere consensi, la campagna si è appropriata poi di un'immagine sfortunata, quella di Farid Jaber, il bambino palestinese di 8 anni investito venerdì scorso da un colono israeliano a Hebron, e deceduto ieri per le gravi ferite riportate.

La versione della polizia israeliana è proprio quella secondo cui il bambino stava lanciando pietre contro l'automobile del colono che, dopo averlo investito, era fuggito via.

Il quotidiano israeliano “Maariv” ha pubblicato oggi la notizia della campagna, avviata attraverso manifesti affissi nelle colonie e nelle sinagoghe.

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(Nella foto: colona israeliana armata. Youm7)

 

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