Lieberman a Clinton: stop alle colonie inaccettabile

Agenzie. Israele continuerà a costruire colonie, perlomeno per “stare al passo con la naturale crescita demografica”. È quanto comunicato ieri dal ministro degli Esteri Avigdor Lieberman al segretario di stato Usa Hillary Clinton.

I due si sono incontrati a Washington, dove Lieberman si è recato nel tentativo dichiarato di “ammorbidire la propria immagine”. Le sue parole giungono in seguito alla conferenza stampa tenuta martedì dall’inviato speciale USA in Medio Oriente George Mitchell, che ha affermato che la politica degli Stati Uniti richiede uno stop definitivo all’avanzamento degli insediamenti, includendo anche quello dovuto alla “crescita demografica”, utilizzata a lungo come scusa per espansioni rapide.

“Non abbiamo alcuna intenzione di cambiare l’equilibrio demografico in Giudea e Samaria [la Cisgiordania occupata, ndr]. – ha spiegato Lieberman – Ovunque nascono individui e muoiono altri individui, e non possiamo accettare l’idea di fermare del tutto gli insediamenti. Dobbiamo stare al passo con la crescita demografica.”

Il ministro ha tuttavia confermato che Israele è “pronta per condurre negoziati diretti con i palestinesi”.

La Clinton, da parte sua, pare abbia risposto a Lieberman ribadendo la richiesta americana di un congelamento delle attività di colonizzazione, in quanto passo “essenziale” per il raggiungimento della pace nella regione.

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