Gerusalemme – Infopal. Il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman ha ribadito che gli insediamenti israeliani “non rappresentano in alcun modo un ostacolo al raggiungimento della pace”, ricordando che prima del 1967, “quando in Cisgiordania non erano ancora presenti colonie israeliane, non c'era ugualmente né pace né fratellanza tra ebrei e arabi”.
Lieberman e il voltafaccia dell'Anp. Ieri, durante un incontro con i membri della Federazione delle Camere di Commercio di Tel Aviv, il ministro ha dichiarato di essere deluso dal comportamento dell'Autorità palestinese che, durante l’operazione “Piombo fuso” ha esercitato pressioni su Israele perché venisse cancellato il movimento di Hamas, ma dopo, nonostante gli aiuti offerti da Israele e l’assistenza medica a molti dei feriti di Fatah, improvvisamente l’Anp si è rivolta alla Corte penale internazionale dell'Aja perché ci incrimini”.
Lieberman ha aggiunto di essersi meravigliato della decisione dell’Autorità palestinese di condannare a morte un palestinese per aver venduto terreni a ebrei.