Lieberman: in Israele, quinta colonna palestinese

Gerusalemme-AFP. Il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman ha denunciato, mercoledì 7 maggio, una certa “quinta colonna” formata da migliaia di palestinesi in Israele, i quali si sono uniti a una manifestazione, chiedendo il diritto di ritorno per i rifugiati palestinesi.
Martedì, circa 10 mila manifestanti, molti sventolando la bandiera palestinese, si sono radunati nel nord di Israele, per ricordare i 530 villaggi da cui 760 mila persone fuggirono o furono espulse a seguito della creazione dello stato di Israele, nel 1948.
Il raduno ha avuto luogo nel 66esimo anniversario dell'”indipendenza” israeliana, mentre Lieberman accusava i manifestanti di essere dei traditori.
“Coloro che hanno marciato con bandiere dell’Autorità palestinese, chiedendo che non rinunci al diritto di ritorno, sono una quinta colonna con l’obiettivo di distruggere Israele”, ha dichiarato alla radio dell’esercito.
Ha anche parlato della manifestazione sulla sua pagina facebook, martedì. 
 
“A tutti gli arabi che hanno preso parte, quest’oggi (martedì), alla processione del ‘Nakba Day’ e hanno sventolato bandiere palestinesi, suggerisco che la prossima volta marcino direttamente verso Ramallah, e che ci stiano”, ha scritto.
Ma ha ammesso che coloro che hanno partecipato alla dimostrazione della Nakba erano soltanto “una minoranza” dentro la minoranza palestino-israeliana, che costituisce poco più di un quinto su una popolazione totale di 8,2 milioni di persone.
Al raduno, che ha avuto luogo in un piccolo villaggio nel nord d’Israele, i manifestanti hanno marciato con lo slogan: “Il vostro giorno dell'”‘indipendenza” è la nostra Nakba”-  la parola araba per catastrofe. 
Più di 760 mila palestinesi fuggirono o furono scacciati dalle loro case, durante la creazione d’Israele nel 1948. Oggi, con i loro discendenti, il numero è stimato a 4,8 milioni.
Lieberman, esponente della linea dura dentro la coalizione di destra, sostenitore aperto del concetto di “transfer” – il trasferimento delle area palestinesi densamente popolate in Israele ai territori sotto il controllo dell’Anp, in un futuro accordo di pace. 
Traduzione di H.F.L