L’inchiesta è stata effettuata sia dal dipartimento di statistica centrale palestinese sia dall’Autorità per l’acqua palestinese e diffusa il 22 marzo, Giornata mondiale dell’Acqua. Si rivela che la popolazione di Gaza riceve il livello minimo raccomandato dalla stessa organizzazione che è di 100 litri di acqua al giorno per persona.
L’esercito israeliano controlla le fonti principali di acqua nella zona e impedisce ai palestinesi l’accesso a tali risorse. Le pratiche israeliane impediscono anche la creazione di stazioni per il trattamento delle acque reflue, afferma il rapporto.
Viene anche sottolineato che i palestinesi devono comprare l’acqua dalla Mekorot, compagnia idrica israeliana. L’acqua acquistata ha raggiunto i 63,5 milioni di metri cubi nel 2014, con una percentuale del 18,5% dell’acqua disponibile.