Ramallah – InfoPal. Dove non è riuscito ad arrivare il buonsenso politico dell’Anp di Ramallah, ci è riuscito il popolo palestinese indignato: l’incontro tra il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il vice-premier israeliano Shaul Mofaz, previsto per domani, è stato rimandato “a tempo indeterminato”. L’opposizione e le proteste popolari di questi giorni hanno avuto la meglio sulla linea politica dell’Autorità guidata da Fatah.
Ne hanno dato notizia fonti palestinesi, che hanno fatto notare come l’Anp abbia raccolto il malumore del popolo palestinese nei confronti di tale incontro, e, temendo una sollevazione contro la dirigenza di Ramallah, peraltro già molto screditata e criticata a causa del coordinamento nella sicurezza con gli israeliani, ha rinviato a tempo indeterminato la riunione.
Giovedì, decine di giovani palestinesi avevano manifestato davanti all’ufficio della Procura generale palestinese di Ramallah, chiedendo di “processare Mofaz piuttosto che riceverlo e colloquiare con lui”. Ostentavano striscioni in cui invitavano la dirigenza palestinese a “rispettare il sangue dei martiri”.
I manifestanti hanno poi consegnato al Procuratore generale un memorandum in cui lo sollecitavano a studiare i mezzi legali per processare Mofaz per i tanti massacri compiuti dalle forze di occupazione israeliane.
Mofaz è leader del partito Kadima; ricoprendo nel recente passato la carica di capo di Stato maggiore dell’Esercito e di ministro della Difesa, è stato responsabile di numerose operazioni militari che hanno provocato massacri tra la popolazione palestinese.