L’industria calzaturiera di Hebron lotta contro i prodotti cinesi

Hebron – Ma’an. La città di Hebron, nel sud della Cisgiordania, è conosciuta da tempo per la produzione di scarpe in pelle di alta qualità.

Tuttavia, durante gli ultimi vent’anni, decine di fabbriche hanno chiuso a causa delle restrizioni israeliane nella città ma anche per via di una nuova minaccia: le importazioni cinesi.

L’industria calzaturiera di Hebron “è in stato di guerra contro le calzature importate dalla Cina”, afferma Jihad Iskafi, proprietario di una fabbrica di scarpe a Hebron, nel settore da 25 anni.

Isfaki spiega che l’unica speranza di questo settore è un mercato dedicato al consumo locale, che riconosce l’alta qualità dei materiali e la maestria di Hebron.

Fathi al-Juaaba, che è in ambito calzaturiero da 30 anni, sostiene che il governo palestinese dovrebbe proteggere l’industria delle calzature di Hebron attraverso il monitoraggio dei prodotti scadenti importati dalla Cina che hanno inondato il mercato.

“Le scarpe fatte a Hebron sono esportate in molti paesi in tutto il mondo tra cui l’Italia”, ha detto.

“Se vogliamo che l’industria calzaturiera a fiorisca e si sviluppi, il governo palestinese deve proteggerci dal mostro dell’importazione e agevolare le procedure di esportazione”.

Alcuni produttori di scarpe stanno trovando nuove vie per commercializzare i loro prodotti.

Secondo quanto racconta Muhyyi al-Din Sayyid Ahmad, un membro della Camera di commercio Hebron, un sito web chiamato The Hebron Store, che promuove i prodotti tradizionali palestinesi, ha fatto incrementare gli acquisti.

Nel frattempo, prosegue Muhyyi al-Din Sayyid Ahmad, diverse aziende israeliane continuano a produrre calzature a Hebron.

Diversi prodotti di Hebron saranno anche in mostra ad Abu Dhabi questo mese, in occasione di un’esposizione di moda internazionale ospitata dall’Emirato del Golfo.

Traduzione per InfoPal a cura di Viola Migliori