L’informazione italiana al tempo della manipolazione delle notizie.

L’informazione al tempo della manipolazione delle notizie. Riportiamo qui di seguito alcune agenzie pubblicate sui principali quotidiani italiani.

Come si può notare, non ci sono accenni al fatto che Israele ha violato per sei mesi gli accordi di tregua uccidendo 50 palestinesi (25 nella Striscia e 25 in Cisgiordania, con attacchi ripetuti): Striscia di Gaza: 25 palestinesi uccisi dall’esercito israeliano in sei mesi di ‘tregua’. . Nessun accenno alla permanente chiusura della Striscia di Gaza, ridotta a lager a cielo aperto, come hanno anche denunciato inviati Onu e personalità internazionali.

Nessun riferimento al fatto che i razzi palestinesi sono una rappresaglia – discutibile o meno, non sta a noi giudicare – dei continui e ininterrotti bombardamenti israeliani.

Non c’è da stupirsi, allora, che le classifiche internazionali sulla libertà di informazione in Italia ci collochino, anno dopo anno, sempre più in basso.

www.corriere.it

Medio Oriente: Hamas minaccia, “Pronti i kamikaze”

22 dic 11:23 Esteri

STRISCIA DI GAZA – A tre giorni dal cessate il fuoco, rimasto in vigore per sei mesi, torna a farsi sentire Hamas. Il gruppo radicale palestinese, al potere nella Striscia di Gaza, ha minacciato di riprendere gli attacchi suicidi in territorio ebraico, se Israele dovesse intraprendere una nuova operazione militare su vasta scala contro i territori. “Non resteremo con le braccia incrociate davanti a un’aggressione – dicono i leader del movimento – combatteremo con tutti i mezzi, anche con azioni suicide”. (Agr)

www.repubblica.it

Gaza, 11:06

M.O.: HAMAS MINACCIA RIPRESA ATTACCHI SUICIDI IN ISRAELE

A tre giorni dalla conclusione del cessate-il-fuoco con le truppe israeliane nella Striscia di Gaza, rimasto in vigore per sei mesi, Hamas ha minacciato la ripresa degli attacchi suicidi direttamente sul territorio dello Stato ebraico, qualora quest’ultimo lanciasse una nuova operazione militare su vasta scala nella minuscola enclave palestinese, controllata da un anno e mezzo dal gruppo radicale. Ieri ambedue i principali candidati all’incarico di primo ministro d’Israele nelle elezioni anticipate del 10 febbraio prossimo, la centrista Tzipi Livni e il conservatore Benjamin Netanyahu, avevano avvertito che, in caso di vittoria, ricorrerebbero a ogni mezzo pur di sbaragliare Hamas e porre cosi’ fine al suo “regime” a Gaza. “Come popolo sotto occupazione, e’ nostro diritto difenderci dall’invasione con tutti i mezzi possibili, ivi compresi gli attentati suicidi”, ha dichiarato un portavoce del Movimento di Resistenza Islamica, Ayman Taha. Lo stesso governo d’Israele ha ammonito apertamente che l’ipotesi di un’offensiva nella Striscia e’ in via di messa a punto, cosi’ da stroncare una volta per tutte gli attacchi con razzi e mortai compiuti sistematicamente dalle fazioni radicali operanti nell’enclave palestinese. Gli attacchi sono proseguiti a piu’ riprese anche durante la tregua, come del resto i raid aerei israeliani di ritorsione; il primo successivo alla conclusione della sospensione delle ostilita’ risale a sabato scorso, quando fu presa di mira la localita’ di Beit Lahiyah, nel settore nord di Gaza, causando un morto e tre feriti.
(22 dicembre 2008)

 

M.O.: ancora razzi da Gaza
Israele prepara un’offensiva

21-12-2008


 

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