L’intervista. Radwan: “Manteniamo buoni rapporti con l’Iran, con tutti i musulmani, con tutti gli Arabi”

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PIC. “La riconciliazione nazionale palestinese è entrata in una tunnel buio, il continuo assedio ha trasformato la Striscia di Gaza in una bomba a orologeria che potrebbe esplodere in qualsiasi momento, noi manteniamo buoni rapporti con Teheran e vogliamo avere relazioni equilibrate con il mondo arabo e musulmano. Il recente rimpasto di governo è illegittimo”.

Con queste dichiarazioni, il leader del movimento Hamas, Ismail Radwan, ha riassunto le urgenti e spinose questioni palestinesi in un’intervista esclusiva con PIC.

Sulla situazione attuale in Cisgiordania e a Gerusalemme, il leader di Hamas, ha dichiarato: “L’occupazione israeliana ha intensificato i suoi progetti di ebraicizzazione sistematica e di irruzioni nella moschea di al-Aqsa, oltre alle continue vessazioni dei coloni contro il nostro popolo a Gerusalemme e in Cisgiordania come quello che è successo al piccolo Ali Dawabsha che è stato bruciato a morte”.

Si è rammaricato che piani e vessazioni siano coincisi con le politiche di detenzione politica dell’Autorità palestinese (Anp) in Cisgiordania, il coordinamento della sicurezza e il rimpasto di governo che va contro il consenso nazionale.

Radwan ha messo in guardia l’Anp dal ritornare a negoziati infruttuosi e inutili con Israele, con l’accusa che si siano tenuti incontri segreti tra l’Anp e Israele.

Ha invitato a porre fine al coordinamento della sicurezza, rilasciando i detenuti politici, sulla base della priorità dell’interesse nazionale più importante secondo la Dichiarazione Shati e l’accordo  del Cairo, nel rispetto del consenso nazionale, e capovolgendo l’ultimo rimpasto di governo illegittimo.

Riconciliazione nazionale

Radwan ha accusato Mahmoud Abbas, il presidente dell’Autorità Palestinese, di aver rinnegato tutti gli accordi di riconciliazione nazionale precedenti e di non essere riuscito a convocare la struttura della leadership provvisoria dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) a seguito della formazione del governo di consenso, oltre alla mancata convocazione del Consiglio Legislativo Palestinese (PLC). “Tutto ciò ha fatto sì che la riconciliazione palestinese si presenti più complicata”, ha spiegato Radwan.

Per quanto riguarda i rapporti riguardo l’accordo Mecca 2, Radwan ha dichiarato: “La riconciliazione palestinese non ha bisogno di nuovi accordi, richiede solo l’impegno per gli accordi sottoscritti: l’accordo del Cairo e la dichiarazione di Shati”, e ha chiarito che l’Egitto sta giocando un ruolo chiave nella pratica di riconciliazione e che tutti gli sforzi sauditi e arabi devono essere volti a obbligare Abbas a rispettare gli accordi del Cairo e di Shati.

“Vogliamo mantenere relazioni buone ed equilibrate con i paesi arabi e musulmani, e le nostre relazioni con il regno dell’Arabia Saudita sono migliorate di recente e ci auguriamo che questo influenzerà positivamente la causa palestinese, sosterrà la resistenza palestinese, e farà pressione su Israele per  sollevare l’ingiusto assedio imposto a Gaza e permetterà la ricostruzione dell’enclave sotto assedio”.

Relazioni con l’Iran

Radwan ha sottolineato che alcuni membri e delegazioni dell’ufficio politico di Hamas hanno fatto visita a Teheran. Tuttavia, il capo dell’ufficio politico di Hamas, Khaled eishaal, non ha in programma una prossima visita a Teheran e nessuna nuova disposizione in questo senso verrà annunciata.

Crisi di Gaza

“La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è ovviamente catastrofica alla luce delle interruzioni di corrente, del mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti, e del tasso di disoccupazione in crescita, per non parlare del fatto che l’Anp e il governo di consenso non prestano alcuna attenzione ai problemi di Gaza”, ha spiegato il leader di Hamas.

Ha poi aggiunto: “Nonostante le dure condizioni di vita sociali, economiche, educative nella Striscia assediata, siamo abbastanza consapevoli del fatto che Israele (invano) vuole spezzare la volontà dei Palestinesi”. Ha messo in guardia Israele sulle conseguenze di commettere ancora crimini contro il popolo palestinese.

Alla domanda sulla ricostruzione di Gaza, Radwan ha detto che nessuna reale ricostruzione ha avuto luogo ancora e che ritiene Israele completamente responsabile di questo, in quanto non ha ancora consentito l’ingresso di qualsiasi materiale necessario per la ricostruzione della Striscia, che ha trasformato Gaza in una bomba a orologeria che potrebbe esplodere in qualsiasi momento.

Traduzione di Edy Meroli