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Gaza. L’inviato speciale statunitense per i prigionieri israeliani ha difeso il genocidio israeliano a Gaza come una dimostrazione di forza, necessaria a suo dire per liberare gli israeliani tenuti prigionieri dai combattenti della resistenza palestinese.
Parlando a Fox News Sunday, Adam Boehler ha dichiarato: “Tutti i palestinesi hanno bisogno che questo bombardamento finisca”, ma è “grazie a questa tenacia e a questa forza che vedremo gli ostaggi liberati”.
Il rilascio da parte di Hamas del soldato statunitense-israeliano Edan Alexander è stato un “segno” che il gruppo “capisce” di dover rilasciare i prigionieri israeliani “se vuole che questo bombardamento finisca”, ha aggiunto.
Venerdì, un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che l’inviato speciale statunitense Steve Witkoff ha personalmente assicurato al gruppo di resistenza palestinese che gli Stati Uniti avrebbero fatto pressione su Israele affinché ponesse fine al blocco di Gaza e consentisse l’accesso umanitario entro due giorni dalla liberazione di Alexander.
Boehler ha aggiunto che solo il rilascio dei prigionieri israeliani fermerebbe gli attacchi del regime, che, secondo un recente rapporto investigativo israeliano, hanno causato la morte di civili nell’82% dei casi.
Questa settimana a Doha, Witkoff e Boehler hanno tenuto diversi colloqui con i negoziatori israeliani e i mediatori regionali di Qatar ed Egitto.
Mentre Boehler ha insistito sul fatto che i colloqui a Doha rimangono “molto fluidi” e ha respinto le notizie di una situazione di stallo, Stati Uniti e Israele continuano a usare apertamente la minaccia di ulteriori vittime civili di massa a Gaza come leva negoziale.
Il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha dichiarato domenica che il gruppo non rilascerà i prigionieri israeliani rimasti finché il regime occupante continuerà la sua guerra genocida.
“Non consegneremo i prigionieri dell’occupazione finché insisterà a continuare senza sosta la sua aggressione contro Gaza”, ha affermato.
Traduzione per InfoPal di F.L.