L’inviato di Trump decide chi deve governare Gaza e dà la colpa del disastro umanitario alle vittime

Ma’an. Mercoledì 30 agosto, durante la visita al confine tra Striscia di Gaza e Israele, l’inviato di pace del Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Jason Greenblatt, ha dichiarato che l’Autorità palestinese (ANP) deve riprendere il controllo sul governo di Gaza assediata.

Greenblatt ha espresso una veemente opposizione al governo di Hamas nella piccola enclave costiera palestinese e il suo appoggio all’ANP perché ne riprenda il controllo.

“È chiaro che l’Autorità palestinese ha bisogno di riprendere il suo ruolo nell’amministrazione di Gaza, in quanto Hamas ha gravemente danneggiato il popolo di Gaza e non ha soddisfatto i suoi bisogni fondamentali”, ha affermato Greenblatt dopo la visita, che ha incluso anche il Coordinatore israeliano delle attività governative nei Territori, Yoav Mordechai.

Greenblatt ha detto che ha “imparato molto” dal tour al confine, in particolare per quanto riguarda le “sfide” che devono affrontare l’esercito israeliano, i civili israeliani che vivono in quell’area e i palestinesi di Gaza, situazione che ha singolarmente attribuito alla “cattiva gestione di Hamas degli aiuti umanitari e al suo impegno verso la violenza terrorista”.

Hamas e l’ANP governata da Fatah sono coinvolti in un conflitto interno da oltre un decennio, cioè dal 2006, quando Hamas ha vinto le elezioni legislative palestinesi.