L’IOA continua a distruggere parti del cimitero di Yusufiya a Gerusalemme

Gerusalemme/al-Quds-PIC. Lunedì, l’autorità di occupazione israeliana (IOA) ha proseguito nel lavoro di distruzione del secolare cimitero musulmano di Yusufiya, nella Città Vecchia di Gerusalemme, nonostante le continue proteste palestinesi.

Secondo fonti locali, i coloni che lavorano per la municipalità israeliana di Gerusalemme occupata e l’autorità israeliana per la natura e i parchi lavorano giorno e notte, sotto la protezione della polizia, per demolire e spianare la parte settentrionale del cimitero e prepararla per la costruzione di un parco.

Le forze di polizia hanno anche impedito ai gerosolimitani di entrare nel cimitero e di scattare foto o filmare ciò che accadeva al suo interno.

L’IOA di Gerusalemme ha avviato un piano per costruire un “parco nazionale” ebraico che aprirà a metà del 2022 su parti del cimitero, che si estende su ettari di terra.

Nelle ultime settimane, i coloni che lavorano per il comune israeliano e l’autorità per la natura e i parchi israeliani hanno esposto resti umani durante gli scavi, provocando indignazione e scatenando continue proteste e preghiere nel sito.

Da allora, i palestinesi hanno aumentato la loro presenza al cimitero, compresi quelli che vanno a proteggere i loro parenti morti, e talvolta si sono confrontati con le forze di polizia, che hanno risposto con gas lacrimogeni, granate stordenti, percosse fisiche, arresti, divieti temporanei di visitare il cimitero.

Nel 2014, il comune impedì ai cittadini di Gerusalemme di seppellire i loro parenti nell’area settentrionale del cimitero e rimosse 20 tombe di soldati giordani uccisi nel 1967.

Nel dicembre 2020, demolì una scala e una recinzione.