L’IOA demolisce casa palestinese a Silwan e disloca famiglia

Gerusalemme/al-Quds-Quds Press e PIC. Mercoledì, l’autorità di occupazione israeliana (IOA) ha dislocato una famiglia palestinese dopo averne demolito la casa nel distretto di Silwan, a Gerusalemme est, con il pretesto della mancanza di licenza.

Secondo fonti locali, le forze israeliane, che scortavano un equipaggio municipale, hanno invaso l’area in cui si trova la casa di Hazem Abu Sneineh, prima che i bulldozer iniziassero ad abbatterla.

Secondo quanto riferito, le forze di polizia hanno aggredito membri della famiglia Abu Sneineh e arrestato due di loro insieme a un vicino per aver tentato di fermare la demolizione.

La misura di demolizione è avvenuta senza consentire alla famiglia di rimuovere i mobili e gli effetti personali dalla casa, che è stata costruita circa 15 anni fa, hanno riferito testimoni oculari.

Il provvedimento ha portato allo sfollamento di otto persone, compresi i bambini.

Nello stesso giorno, l’IOA ha demolito due strutture agricole e spianato appezzamenti di terra appartenenti a residenti locali tra az-Za’im e Rawabi al-Issawiya, a Gerusalemme est.

I gerosolimitani non hanno altra scelta che costruire senza licenza perché non ci sono mappe strutturali che rispondano al naturale aumento del loro numero.

L’IOA impone anche restrizioni edilizie ai nativi palestinesi nella Gerusalemme occupata e rende difficile per loro ottenere licenze di costruzione.

Si ritiene che la sistematica demolizione, da parte di Israele, delle case palestinesi a Gerusalemme est abbia lo scopo di distruggere psicologicamente le famiglie gerosolimitane nel tentativo di costringerle a trasferirsi dalla città santa.