Secondo Elyan, l’IOA intende demolire la casa che ospita 17 persone della sua famiglia, tra i quali 12 bambini.
Ha affermato che la casa è stata edificata in un’area di al-Issawiya suddivisa in zone dove la costruzione è consentita soltanto dalle autorità israeliane, esprimendo la sua convinzione che tale misura sia finalizzata a punirlo per il suo lavoro e a impedirgli di lavorare presso la moschea di al-Aqsa.
Lo scorso agosto, un tribunale israeliano ha respinto una richiesta che chiedeva il congelamento di un ordine di demolizione contro la casa di Elyan a al-Issawiya dopo che aveva proibito alla famiglia di continuare i tentativi per ottenere un’autorizzazione edile.
Il direttore della guardia della moschea di al-Aqsa, Fadi Elyan, era stato arrestato e bandito più volte dal luogo sacro islamico dopo aver impedito i tentativi di coloni e agenti di polizia di invadere gli edifici di preghiera della moschea.