L’ISIL, un “contenitore” del fallimento della politica estera statunitense

PressTvIl gruppo terroristico ISIL è il “contenitore” del fallimento della politica estera degli USA nel Medio Oriente, afferma un attivista americano e conduttore radiofonico in California.

La campagna militare degli USA contro l’ISIL sta per diventare una “guerra lunga che si protrarrà”, ha affermato Rodney Martin, un ex-membro dello staff del Congresso degli Stati Uniti.

Gli USA stanno usando l’ISIL come spauracchio per giustificare il dispiegamento di truppe di terra nella regione che i neoconservatori stanno cercando di ottenere, ha detto Martin lunedì durante un’intervista telefonica rilasciata a PressTV.

Ha dichiarato che la campagna aerea guidata dagli USA contro il gruppo Takfiri “è stata un misero fallimento” e ne hanno infatti beneficiato i militanti, poiché hanno guadagnato ancora più territori.

“L’unica vera sconfitta subita dall’ISIL è stata per mano dell’esercito siriano al quale gli USA si oppongono”, ha aggiunto Martin.

Il nuovo capo del Pentagono Ashton Carter, lunedì, ha promesso una “sconfitta definitiva” contro l’ISIL dopo aver convocato un consiglio di guerra straordinario in Kuwait per discutere la strategia dell’amministrazione Obama contro il gruppo terroristico.

Solo pochi giorni dopo l’entrata in carica, Carter ha convocato un incontro con più di 20 comandanti militari, diplomatici e funzionari dell’intelligence, nell’immensa base militare statunitense di Camp Arifjan.

Il segretario della difesa ha dichiarato alle truppe americane, prima dei colloqui, che gli USA ed i suoi alleati stanno pressando l’ISIL “molto abilmente dal Kuwayt e da altre parti” e che “li sconfiggeremo definitivamente, senza alcun dubbio”.

Martin, tuttavia, ridimensiona la strategia di guerra americana contro l’ISIL e afferma che Carter è un “contenitore vuoto” che sta promuovendo le “politiche abominevoli” che gli USA perseguono da anni.

“Egli (Carter) probabilmente non durerà molto a lungo”, ha affermato Martin. “Probabilmente si dimetterà anche prima della fine del termine di Obama che è solo di circa due anni”.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi