L’ISIS è una ‘conseguenza’ delle torture statunitensi: parla un ex detenuto di Guantanamo

PressTv. L’ISIS è una ‘conseguenza’ delle torture statunitensi: parla un ex detenuto di Guantanamo

Secondo un ex detenuto di Guantanamo, è stato proprio l’uso della tortura da parte della CIA nelle prigioni statunitensi a creare il gruppo terroristico dell’ISIS nel Medio Oriente.

Moazzam Begg, detenuto a Guantanamo per quasi tre anni, ha dichiarato che l’ISIS “è nato nelle celle di Abu Ghraib, nelle prigioni irachene durante l’occupazione statunitense”, e che pertanto è “stato covato nell’odio e nel rancore”.

La Commissione di Intelligence del Senato USA ha pubblicato martedì scorso una sintesi del voluminoso rapporto sulle pratiche della CIA durante l’amministrazione di George W. Bush, che prevedevano l’uso della tortura.

Dianne Feinstein, che presiede la Commissione, ha però dichiarato che i metodi di interrogatorio sui presunti terroristi erano ben più violenti rispetto a quanto rivelato sinora dall’agenzia.

Secondo l’ex detenuto, “al momento, la situazione è peggiore rispetto all’inizio della cosiddetta ‘guerra al terrore’.”

“Quando veniva praticata la tortura, l’allora vice-presidente Dick Cheney sosteneva la necessità di ‘operare nel lato oscuro’; dimenticava però di parlare delle conseguenze di quei metodi,” ha aggiunto Begg.

Il rapporto, di 6.200 pagine, è il risultato di un’inchiesta durata cinque anni da parte del Senato, che ha lavorato su oltre 6 milioni di documenti, alla ricerca di violazioni da parte della CIA che, all’epoca dell’amministrazione Bush, ha impiegato “tecniche potenziate di interrogatorio”.

La scorsa settimana, le agenzie di intelligence statunitensi hanno messo in guardia contro il rischio di azioni violente e uccisioni di americani all’estero, qualora il rapporto fosse stato reso pubblico.

Gli ostaggi americani nelle mani dell’ISIS e di altri gruppi terroristici potrebbero essere uccisi in seguito alla pubblicazione, è questo il timore del governo statunitense.

A settembre, il Presidente Obama ha autorizzato attacchi aerei mirati contro l’ISIS in Siria. L’intervento faceva seguito ai raid aerei su territorio iracheno iniziati nel mese di agosto.

Durante l’estate, l’ISIS è avanzato velocemente nelle regioni settentrionali e occidentali dell’Iraq, conquistando anche ampie zone del nord della Siria.

La campagna militare a guida statunitense è stata fortemente criticata per la sua incapacità di limitare l’avanzata dei terroristi.

Traduzione di Romana Rubeo