Lista comune esorta UE a sospendere legami con Israele se dovesse annettere la Cisgiordania

Tel Aviv – MEMO. Il partito israeliano “Joint List” esorta l’Unione europea (UE) a sospendere i suoi legami con Israele se questo dovesse annettere gran parte della Cisgiordania palestinese, secondo quanto riferito dal Times of Israel.

Nelle lettere indirizzate ad alti funzionari dell’UE, tra cui il capo della politica estera, Josep Borrell, ed il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il partito della Joint List – che ha 15 membri nel parlamento israeliano – ha invitato l’UE ad “esaminare seriamente tutte le opzioni e chiarire che sospenderà l’accordo di collaborazione UE-Israele qualora Israele non dovesse dichiarare di aver definitivamente abbandonato i suoi obiettivi d’espansione”.

La Joint List ha inoltre sollecitato l’UE ad incoraggiare gli Stati membri a riconoscere lo stato della Palestina sulla base dei confini del 1967. “Un simile passo esprimerebbe un forte sostegno verso israeliani e palestinesi che lottano per la riconciliazione”, ha spiegato il partito.

Secondo la “proposta di pace” di Trump, che è stata presentata a gennaio, gli Stati Uniti riconosceranno le colonie israeliane, costruite su terre palestinesi occupate, come parte di Israele.

I leader palestinesi hanno completamente respinto l’iniziativa.

Il partito politico ha inoltre proposto “la messa in atto di una politica di differenziazione tra Israele e le colonie”. La lettera afferma: “Questi passi porteranno a progressi significativi verso la correzione delle gravi ingiustizie commesse nei confronti del popolo palestinese e avvicineranno Israele e la Palestina alla pace”.

Il piano di annessione è stato accolto con disapprovazione dalla comunità internazionale.

La scorsa settimana, oltre mille parlamentari di 25 paesi europei hanno firmato una lettera contraria al piano israeliano che sarebbe entrato in azione da mercoledì.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.