Lo Shin Bet sfrutta i referti medici dei prigionieri

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Gerusalemme occupata-PIC. Report israeliani hanno rivelato che i medici israeliani consegnavano le cartelle cliniche dei prigionieri al Servizio di Intelligence (Shin Bet), nella più completa violazione delle leggi sui diritti umani relative al mantenimento della riservatezza del paziente.

La riservatezza è uno dei più importanti pilastri della medicina. Proteggere i dettagli privati di un paziente non è solo una questione di rispetto morale,  ma è un elemento essenziale nel mantenere l’importante legame tra il medico e l’individuo, anche se si tratta di un prigioniero.

Il giornale ebraico Yediot Ahronot ha mostrato nuovi documenti che rivelavano che le cartelle cliniche dei prigionieri sono state consegnate allo Shin Bet per essere utilizzate nel corso delle indagini.

I referti medici che sono venuti alla luce includono informazioni riguardo la salute del prigioniero, farmaci, esami medici e trattamenti.

Gli investigatori israeliani hanno approfittato delle informazioni personali trapelate per esercitare maggiori pressioni sui prigionieri, scrive il giornale.

Dei medici per i Diritti Umani avevano precedentemente inviato una lettera al ministro israeliano della Salute, interrogandolo sul coinvolgimento dei medici israeliani nella fuga di notizie relative alle cartelle cliniche private dei prigionieri e chiedendo un procedimento nei loro confronti.

Traduzione di Domenica Zavaglia