Lo stretto assedio israeliano su Nablus l’ha trasformata in una “prigione a cielo aperto”

Nablus – MEMO. Per il decimo giorno consecutivo, la città palestinese di Nablus, nella Cisgiordania settentrionale occupata, è stata sotto stretto assedio dell’esercito di occupazione israeliano, in seguito all’uccisione di un soldato israeliano nei pressi di una colonia.

Le forze d’occupazione hanno chiuso tutti gli ingressi alla città utilizzando cumuli di terra e cancelli di ferro, costringendo i residenti a percorrere nuove strade per lasciare la città, che richiedono tre ore o più.

Un autista di un veicolo mercantile di Nablus, Murad Abdullah, ha dichiarato ad Anadolu che la situazione è simile alla chiusura inasprita dalla città durante la Seconda Intifada, nel 2000.

“L’esercito israeliano ha chiuso tutti gli ingressi e istituito posti di blocco militari nelle vicinanze della città”, ha aggiunto.

L’Università Nazionale An-Najah di Nablus ha trasferito online le sue lezioni a causa delle chiusure.

I mercati cittadini, un tempo vivaci, ora sono quasi vuoti.

Il cittadino palestinese, Muhammad Abu Shammar, ha affermato che i crimini israeliani contro il popolo palestinese stanno aumentando e includono uccisioni, furti di terre, espansione delle colonie e incursioni nella moschea di al-Aqsa.

“Israele è il principale responsabile di qualsiasi escalation. I palestinesi stanno difendendo la città”, ha detto, sottolineando che “l’assedio non spezzerà la volontà dei residenti”.

Nel tentativo di affrontare l’occupazione israeliana, il coordinatore delle forze nazionali nel governatorato di Nablus, Nasr Abu Jaish, ha annunciato un’iniziativa comunitaria, in collaborazione con istituzioni e università civili e governative, per rompere l’assedio israeliano.

“Abbiamo invitato tutte le fazioni e le istituzioni civili a marciare verso tutti i posti di blocco militari per porre fine all’assedio”, ha dichiarato Abu Jaish ad Anadolu.

“Nei prossimi giorni inizieremo ad organizzare proteste pacifiche”, ha aggiunto, invitando i palestinesi di altri governatorati a recarsi a Nablus per assediare le forze d’occupazione.

La scorsa settimana, il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz ha affermato che le città di Nablus e Jenin, nel nord della Cisgiordania, rappresentano una “grande sfida” per il suo esercito.

“Sebbene le forze di sicurezza abbiano preso il controllo della situazione, è ancora un periodo molto teso”, ha detto Gantz in un’intervista al sito web Ynet.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.