L’occupazione arresta una palestinese a due giorni dal parto

Nazareth (Palestina) – Quds Press. In un messaggio indirizzato al ministro degli Interni, Gideon Sa’ar, e al ministro della Sicurezza Interna, Yitzhak Ahernovenc, il membro arabo della Knesset, Taleb Abu Arar, ha denunciato l’arresto compiuto dalla polizia israeliana nei confronti di una donna palestinese proveniente da zone di autorità palestinese, moglie di un cittadino del Negev occupato e madre di sei figli.

Il fatto è accaduto a soli due giorni dalla nascita dell’ultimo figlio, all’ospedale di “Soroka” a Beersheba, con il pretesto di essere entrata illegalmente nei territori occupati del 1948.

In un comunicato stampa diramato martedì 23 settembre, Abu Arar ha definito l’arresto “un gesto immorale”, indicando che la donna ha partorito tutti i suoi figli all’ospedale “Soroka” nella città di Beersheba, a sud dei territori palestinesi occupati del ’48 e, a pochi giorni dal parto nello stesso ospedale, è stata arrestata dalla polizia israeliana con il pretesto di un soggiorno illegale, nonostante avesse presentato istanza di residenza e cittadinanza; tuttavia, un ordine temporaneo rilasciato dal governo israeliano impedisce a lei e a migliaia di madri provenienti dalla Cisgiordania e dalla Striscia di Gaza sposate con cittadini dei territori palestinesi occupati del ’48, con nazionalità israeliana, di ottenere la residenza o la cittadinanza israeliana.

Abu Arar chiede, infine, di bloccare tutti i provvedimenti presi contro la donna in questione.

Traduzione di Patrizia Stellato