L’occupazione attacca i prigionieri palestinesi nella prigione di Raymond con il pretesto di cercare telefoni

Quds Press. Il direttore dell’Autorità per gli Affari dei prigionieri e degli ex prigionieri, Qadri Abu Bakr, ha affermato che le forze di occupazione israeliane hanno preso d’assalto le sezioni del carcere di Raymond e picchiato 100 detenuti palestinesi, con il pretesto di cercare dispositivi mobili.

Abu Bakr ha aggiunto, in dichiarazioni alla radio ufficiale Voice of Palestine, giovedì, che “le forze d’assalto hanno usato manganelli e gas al peperoncino durante il loro assalto ai prigionieri”.
Ha sottolineato che gli avvocati dell’Autorità per gli Affari dei detenuti stanno prendendo contatti per visitare i prigionieri in carcere e per controllare le loro condizioni.

Sul caso del prigioniero Khalil Awawda, Abu Bakr ha spiegato che alcuni avvocati gli hanno fatto visita alcuni giorni fa nella prigione di Ramle, e hanno riferito che le sue condizioni di salute sono gravi, e che è stato trasferito nella clinica del carcere, senza, tuttavia, che gli siano fornite le cure adeguate.

Ha sottolineato che il prigioniero Raed Rayan ha posto fine allo sciopero della fame, dopo aver ottenuto che l’amministrazione dell’autorità penitenziaria non prolungasse la sua detenzione amministrativa per altri quattro mesi.

Il numero di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane è di circa 4.650, dei quali 30 donne, 180 bambini, 650 detenuti amministrativi, sei rappresentanti del Consiglio legislativo palestinese, 500 malati e 13 giornalisti, secondo le ultime statistiche della Commissione per gli Affari dei prigionieri.