L’occupazione intensifica le aggressioni ai giornalisti palestinesi

downloadRamallah-Quds Press. Un centro di informazione specializzato nel monitoraggio delle violazioni cui sono sottoposti i giornalisti palestinesi, ha dichiarato che, negli ultimi giorni, si è registrato un notevole aumento del numero dei crimini e degli abusi perpetrati dalle forze di occupazione contro i giornalisti e la libertà di informazione in Palestina, sottolineando come questa tendenza alle violazioni non abbia mai smesso di aumentare gradualmente nel corso degli ultimi mesi e anni.

In un comunicato stampa trasmesso a Quds Press in data 18 maggio, il Centro “Mada’ per la libertà di informazione ha affermato che il più grave di questi attacchi è rappresentato dal ferimento del fotografo dell’agenzia di stampa cinese “Xinhua” Nidal Yshtayeh, di Nablus, e da quello del giornalista del “Network palestinese per la stampa e l’informazione”, Muhammad Yusri al- Hatat, di Gaza, entrambi colpiti dalle pallottole dell’occupazione nelle giornate di venerdì e sabato scorsi. A ciò si aggiungono le aggressioni massicce perpetrate da membri della sicurezza e da coloni contro un gran numero di giornalisti a Gerusalemme e a Hawara mentre questi ultimi assicuravano una copertura mediatica agli eventi che si svolgevano in data 16 e 17 maggio.

Allo stesso modo è stato ferito un corrispondente del programma “Un occhio su Gerusalemme “, della televisione giordana, il giornalista Rami al-Khatib, assalito dai coloni mentre riprendeva una marcia di coloni a Gerusalemme.

Al-Khatib ha dichiarato che l’aggressione nei suoi confronti si è verificata nonostante la presenza della polizia israeliana sul posto, e che i coloni hanno attaccato i giornalisti, confermando” come la polizia israeliana abbia facilitato gli attacchi stessi, mentre i coloni  oscuravano le telecamere, usavano i bastoni delle bandiere per picchiarci, e ci colpivano con bottiglie vuote. Ho avuto le labbra spaccate e perdita di sangue come conseguenza delle bastonate ricevute e delle contusioni in varie parti del corpo”.

Molti giornalisti sono esposti direttamente ai pestaggi da parte dei coloni a Gerusalemme.

Traduzione di Federica Pistono