L’occupazione punisce gli scioperi della fame

Cisgiordania, Gaza – Pal-Info. La direzione delle carceri israeliane, con gesti provocatori, ha iniziato a imporre misure rigide e a tormentare i detenuti palestinesi per reagire contro gli scioperi della fame, che stanno conoscendo una massiccia partecipazione nei diversi penitenziari dell’occupazione.

Le forze speciali israeliane della Metsada, dedicate alle irruzioni nelle carceri, hanno infatti invaso giovedì mattina la struttura di Ofer con il sostegno delle cosiddette forze Nahacon, attaccando i prigionieri e sparando del gas all’interno delle celle.

Nel frattempo, il ministero dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) per gli Affari dei detenuti ha affermato, in un comunicato stampa, che la direzione delle carceri ha isolato gli scioperanti in celle e reparti individuali, tagliando la corrente per impedire ogni tipo di comunicazione con l’esterno e minacciando di trasferirli in località ignote.

Da parte sua, il Centro palestinese per la difesa dei detenuti riporta che le prigioni dell’occupazione stanno conoscendo un alto livello di tensioni e di confusione, e che le unità repressive israeliane, pesantemente armate, in almeno quattro stabilimenti carcerari hanno utilizzato bastoni e gas lacrimogeno per aggredire un vasto numero di prigionieri, soprattutto tra quelli impegnati nello sciopero della fame.

Lo scopo di queste provocazioni sioniste è appunto quello d’impedire gli scioperi, che chiedono il rispetto dei diritti umani fondamentali nelle carceri e la fine delle leggi ingiuste che da anni vengono applicate contro i detenuti.