L’occupazione reprime manifestazioni in Cisgiordania. Decine di feriti

Ramallah-InfoPal. Venerdì 22 marzo, le forze di occupazione israeliane hanno represso le manifestazioni popolari svolte nei villaggi palestinesi della Cisgiordania, per protestare contro il Muro di separazione e gli insediamenti.

Secondo fonti locali e testimoni oculari, le forze israeliane hanno ferito decine di palestinesi e attivisti internazionali nel corso delle marce pacifiche, svolte nei villaggi di Bil’in, e Nabi Saleh, a ovest e nord ovest di Ramallah.

I testimoni hanno riferito che i soldati israeliani hanno sparato proiettili di metallo rivestiti di gomma, gas lacrimogeno e bombe assordanti contro i manifestanti, al loro arrivo nella zona di Abu Lemon, vicino al muro, provocando il ferimento di Harold Hoca, di 64 anni, raggiunto alla gamba da un candelotto lacrimogeno. Altre decine di cittadini palestinesi e attivisti stranieri sono rimasti intossicati a causa del gas lacrimogeno.

Il Comitato popolare contro il Muro e e gli insediamenti di Bil’in aveva invitato ad una marcia contro il Muro di separazione, con la partecipazione degli abitanti del villaggio e attivisti per la pace, israeliani e stranieri. Durante la manifestazione, i partecipanti hanno sollevato bandiere palestinesi e scandito slogan che invitavano all’unità nazionale, all’attaccamento alle costanti, a resistere all’occupazione e alla liberazione di tutti i prigionieri dalle carceri israeliane.

In un comunicato diramato venerdì, il comitato ha spiegato che lo scopo della manifestazione è quello di supportare gli attivisti del quartiere di Ahfad Younis, nel villaggio di Bab al-Shams, invitando i cittadini palestinesi e tutte le fazioni nazionali a sostenere la fermezza degli abitanti del villaggio e proteggere il territorio palestinese dalle attività di insediamento.

Ogni settimana, gli abitanti del villaggio di Bil’in organizzano una marcia contro il muro e gli insediamenti, con la partecipazione di attivisti arabi e stranieri e leader palestinesi.