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MEMO. Nel 2018 è aumentata la violenza dei coloni israeliani nella Cisgiordania occupata, secondo l’ultimo aggiornamento degli osservatori delle Nazioni Unite.Nel suo rapporto quindicinale, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) nel Territorio palestinese occupato ha documentato una serie di gravi incidenti.
In un periodo di due settimane (13-26 febbraio), 16 palestinesi sono rimasti feriti e varie proprietà palestinesi sono state “perse o danneggiate in attacchi e incursioni da parte di coloni israeliani”, afferma l’OCHA.
L’agenzia ha affermato che, secondo quanto riferito, quattro degli incidenti si sono verificati nei villaggi di Einabus e Asira al-Qibliya, vicino a Nablus, e sono stati effettuati da “coloni di Yitzhar, Bracha e delle colonie circostanti”.
Questi incidenti hanno comportato l’aggressione fisica ed il ferimento di un anziano di 91 anni, l’uccisione di 17 pecore ed il furto di altre 37, e gli atti vandalici contro una casa.
Nel frattempo, nella stessa area, cinque palestinesi sono stati feriti dalle forze d’occupazione israeliane, durante gli scontri scoppiati dopo che i coloni israeliani hanno fatto irruzione nel villaggio.
Inoltre, nella zona H2 di Hebron, controllata dagli israeliani, i coloni hanno lanciato pietre contro tre case palestinesi e, negli scontri a seguire, hanno ferito sei palestinesi, tra cui due bambini.
Altri quattro palestinesi sono stati aggrediti fisicamente e feriti dai coloni in quattro incidenti separati in altre parti della Cisgiordania, e sei veicoli di proprietà palestinese sono stati danneggiati in cinque episodi di lancio di pietre da parte dei coloni.
Secondo l’OCHA, “la violenza da parte dei coloni è aumentata dall’inizio del 2018, con una media settimanale di sei attacchi, contro una media di tre nel 2017 e due nel 2016”.
Nel 2018, fino al 26 febbraio, ci sono stati 25 attacchi di coloni contro le proprietà palestinesi e 13 incidenti che hanno coinvolto vittime palestinesi.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.