Londra e Parigi potrebbero ritirare i propri rappresentanti diplomatici da Tel Aviv

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Fonti giornalistiche ebraiche hanno rivelato che Francia e Gran Bretagna stanno prendendo in considerazione una serie di procedure da attuare per protestare contro la decisione del governo israeliano di costruire 3000 nuove unità abitative in Cisgiordania e nella città occupata di Gerusalemme. 

Nella mattinata di lunedì 3 dicembre, il sito web del quotidiano Haaretz ha scritto che la Gran Bretagna e la Francia hanno espresso perplessità in merito al proseguimento dei lavori di costruzione negli insediamenti ebraici situati nei territori palestinesi occupati. I due paesi avrebbero considerato l’ultimo piano israeliano “uno schiaffo rivolto proprio a loro, e una mossa che oltrepassa tutte le linee rosse”, specialmente dal momento che i due avevano sostenuto Israele nella sua recente aggressione militare nella Striscia di Gaza. 

Il giornale, citando un diplomatico europeo di alto livello, scrive: “A partire da venerdì, 30 novembre, Londra e Parigi hanno avviato delle discussioni allo scopo di adottare delle comuni e concrete misure contro Israele nei prossimi giorni”. 

Egli ha aggiunto che i due paesi hanno informato gli Usa e l’Ue circa le misure che intendono intraprendere contro Israele, sottolineando che “questa volta non si limiteranno a condannare le costruzioni coloniali, ma si adopereranno per adottare delle misure senza precedenti nei confronti di Israele, tra cui anche ritiro dei propri rappresentanti diplomatici da Tel Aviv”. 

Il governo israeliano ha deciso di ratificare il progetto di costruzione di 3.000 nuove unità abitative nell’area che collega l’insediamento di Maale Adumim in Cisgiordania a Gerusalemme occupata. Tale decisione è giunta in seguito al riconoscimento della Palestina come “Stato osservatore non membro” dell’Onu.