L’ONU a Israele: basta provocazioni a Gerusalemme.

Il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Robert Serry, ha espresso il proprio rammarico per le pratiche di espulsione messe in atto dalle autorità israeliane nei confronti delle famiglie palestinesi del quartiere di Shaikh Jarrah, a Gerusalemme.

In una sua dichiarazione, riferita dalla portavoce delle Nazioni Unite Michèle Montas, Serry ha infatti chiesto a Israele “di adempiere ai propri obblighi in base al diritto internazionale e alla Road Map, e di fermare i suoi gesti provocatori a Gerusalemme Est”.

“Simili atti – ha proseguito il coordinatore per il Medio Oriente – sono in contrasto con la Convenzione di Ginevra, con le richieste rivolte ad Israele dalla comunità internazionale di astenersi da azioni provocatorie (…) e con il rifiuto già opposto alle garanzie israeliane, secondo cui il caso sarebbe seguito dalle autorità comunali israeliane e dai tribunali locali”.

Serry ha quindi definito le pratiche delle forze d'occupazione “assolutamente inaccettabili”, anche a causa del consenso accordato ai coloni perché occupassero le proprietà dei palestinesi registrati come profughi presso l'Unrwa (l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi).

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