L’Onu accusa Israele di ostacolare gli sforzi per la ricostruzione a Gaza

Gaza – Pal.info e InfoPal. Le Nazioni Unite hanno accusato Israele di ostacolare gli sforzi per la ricostruzione della Striscia di Gaza e hanno chiesto di porre fine all’assedio.

Il quarto Comitato generale delle Nazioni Unite ha affermato che il compito di ricostruire la Striscia di Gaza è diventato più difficile per l’Unrwa perché Israele è riluttante ad approvare proposte di progetti presentate dall’agenzia.

Ha aggiunto che gli ostacoli causati da Israele sono costati cinque milioni di dollari di fondi dei donatori dell’Unrwa, nel 2011.

Il quarto Comitato generale delle Nazioni Unite ha anche avvertito che i tagli nei servizi forniti dall’Unrwa ai rifugiati palestinesi in diversi paesi sono il risultato di finanziamenti insufficienti da parte dei paesi donatori e rappresentano una minaccia politica e morale per la missione umanitaria.

Da parte sua, il commissario generale dell’Unrwa, Filippo Grandi, ha affermato, nel corso di una sessione con il quarto Comitato generale delle Nazioni Unite, che l’agenzia deve ancora affrontare due gravi minacce ai servizi che fornisce ai rifugiati palestinesi: i conflitti che imperversano nella regione e la scarsità dei finanziamenti.

Grandi ha avvertito che Gaza avrà mezzo milione di persone in più entro il 2020 e diventerà un luogo invivibile se non si interviene per migliorare i servizi di base sul territorio.

In un contesto correlato, il ministero dell’Economia palestinese a Gaza ha dichiarato che avvierà 11 iniziative vitali per il miglioramento dell’economia palestinese nei prossimi sei mesi.

In un comunicato stampa, il vice del ministro Hatem Aweidah ha detto che tali iniziative rappresentano una priorità per il ministero dell’Economia.

Aweidah ha aggiunto che il settore privato parteciperà a queste iniziative per realizzare i piani economici stabiliti dal governo palestinese a Gaza.

Ha affermato che le iniziative comprendono la riabilitazione e lo sviluppo delle aree industriali di Gaza e l’attivazione della  collaborazione commerciale con l’Egitto.