L’ONU proclama il 2014 “Anno di Solidarietà con il Popolo Palestinese”

L’ONU proclama il 2014 “Anno di Solidarietà con il Popolo Palestinese”. Le Nazioni Unite hanno nominato il 2014 “L’anno di solidarietà con il popolo palestinese”. La decisione è stata presa dalla maggioranza degli stati membri con 110 voti a favore, 7 contrari e 54 astenuti.

La risoluzione, della durata di un anno, comporterà l’organizzazione di eventi speciali in collaborazione con “governi, organizzazioni importanti del sistema delle nazioni unite, organizzazioni intergovernative e la società civile”. La nuova decisione è stata comunicata durante la Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese di lunedì, che si celebra annualmente il 29 novembre, ma che quest’anno è stata spostata a causa delle vacanze per il Giorno del Ringraziamento negli USA.

L’ONU evidenzia l’importanza di questa giornata con una sessione speciale, che include un incontro che riguarda “l’Esercizio dei diritti inalienabili del popolo palestinese” e un concerto con musicisti palestinesi.

Lunedì, il Segretario Generale Ban Ki-moon ha espresso la solidarietà dell’ONU nei confronti del popolo palestinese, sottolineando l’importanza dei negoziati di pace finalizzati alla soluzione dei due stati.

“Non possiamo permetterci di perdere questa opportunità”, ha detto Ban Ki-moon in un messaggio. “L’obiettivo resta chiaro – la fine dell’occupazione che è iniziata nel 1967 e la creazione di uno Stato di Palestina che sia sovrano, indipendente e vitale basato sui confini del 1967, vivendo fianco a fianco in pace con il sicuro Stato d’Israele,” ha dichiarato.

Di recente i palestinesi hanno compiuto notevoli passi avanti verso l’autodeterminazione. A novembre dell’anno scorso l’Assemblea Generale dell’ONU ha concesso ai palestinesi l’ingresso nell’organizzazione come stato osservatore, così da riconoscere implicitamente la Palestina come Stato. L’istanza palestinese è stata sostenuta con 138 voti a favore, 9 contrari e 41 astensioni.

Il nuovo status potrebbe dare ai palestinesi più peso nei negoziati di pace con Israele e dare loro la possibilità di unirsi agli organismi dell’ONU e alla Corte Penale Internazionale. Unirsi alla CPI potrebbe inoltre garantire alla delegazione palestinese delle migliori basi legali per perseguire le forze armate israeliane per i possibili crimini di guerra e le persecuzioni subite.

Traduzione di Giorgia Ielo