L’ONU: «Stop alle vessazioni contro gli operatori per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati»

michaelforstminutsahismImemc. Esperti indipendenti delle Nazioni Unite hanno espresso profonda preoccupazione per le continue segnalazioni di aggressioni, vessazioni, arresti, incarcerazioni e minacce di morte contro gli operatori per i diritti umani, in particolare a Hebron, nei Territori palestinesi occupati, e che sono un evidente tentativo delle autorità israeliane e di gruppi di coloni di interrompere lo svolgimento di un’attività importante e pacifica.

«Nel clima di tensione e violenza che regna in questi mesi nei Territori palestinesi occupati, la presenza degli operatori internazionali e palestinesi offre protezione ai palestinesi esposti al rischio di aggressione e permette di testimoniare le violazioni dei diritti umani» ha affermato Michel Forst, relatore speciale delle Nazioni Unite per la situazione dei difensori dei diritti umani. Inoltre, ha sottolineato che «le continue vessazioni contro questi operatori che esercitano il proprio diritto alla libertà di espressione e associazione sono semplicemente inaccettabili e devono cessare immediatamente».

Agli inizi del mese, un gruppo di esperti per i diritti umani dell’ONU ha esortato il Governo israeliano affinché garantisca la protezione degli operatori nei Tpo in modo che possano svolgere le proprie attività senza restrizioni illecite e senza il timore di ritorsioni.

Makarim Wibisono, relatore speciale delle Nazioni Unite per la situazione dei difensori dei diritti umani nei Tpo ha sottolineato: «Recentemente abbiamo espresso le nostre preoccupazioni al Governo per le ritorsioni da parte delle autorità israeliane contro i membri della Youth Against Settlements, un’associazione di Hebron, la cui sede è stata oggetto di attacchi e sarebbe stata dichiarata chiusa dai coloni» e ha aggiunto: «Ora il centro è effettivamente chiuso perché l’area circostante è stata dichiarata zona militare dall’esercito israeliano. Esortiamo le autorità ad annullare l’ordinanza».

A queste dichiarazioni si sono associati Juan E. Méndez, relatore speciale sulla tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti, e Maina Kiai, relatore speciale per i diritti alla libertà di riunione pacifica e alla libertà di associazione.

(Foto: Michel Forst, relatore speciale delle Nazioni Unite per la situazione dei difensori dei diritti umani Foto: MINUSTAH)

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Traduzione di Silvia Durisotti