L’organizzazione “Amici dell’umanità” chiede all’autorità palestinese che l’attivista per i diritti umani al Qadah venga rilasciato

Vienna – L’organizzazione “Amici dell’umanità” ha chiesto al presidente dell’autorità palestinese Mahmud Abbas ed al capo del governo di Ramallah, Rami al-Hamdallah, di rilasciare l’attivista per i diritti umani Wasif al-Qadah, arrestato dai servizi di sicurezza palestinesi all’alba di mercoledì 19/03.

In una dichiarazione rilasciata nella giornata di giovedì e ricevuta in copia da “Quds Press”, l’organizzazione afferma che l’arresto dell’attivista di Nablus Wasif Jasser al-Qadah (26 anni), lettore presso l’università nazionale di Najah e membro dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i diritti umani, nonché il suo trasporto al penitenziario al-Junaid di Nablus “rappresentano atti arbitrari privi di qualsiasi giustificazione”.

L’organizzazione, con sede a Vienna, ha fatto presente all’autorità palestinese la necessità che al-Qadah venga trattato secondo quanto stabilito dalla legge, affinché non gli vengano arrecati danni fisici o violenze psicologiche, sollecitandone il rilascio immediato. Si è inoltre provveduto a richiedere la garanzia che l’attivista possa tornare alla propria famiglia ed alle proprie attività lavorative ed umanitarie in piena sicurezza, libertà e regolarità.

Nel comunicato, “Amici dell’Umanità” ha poi spiegato come le numerose indagini, condotte dal 1993 ad oggi, che hanno accertato la responsabilità dell’autorità palestinese riguardo atti di maltrattamento e tortura inflitte ai prigionieri, non facciano che acuire le preoccupazioni dell’organizzazione umanitaria circa lo stato di salute del prigioniero e la possibilità che egli possa essere oggetto di soprusi e violenze.

L’organizzazione ha poi ricordato che Wasif al Qadah, il cui matrimonio è in programma per il 21/03/2014 a Nablus, era stato già arrestato dall’autorità palestinese in data 19/09/2012.

Traduzione di Giuliano Stefanoni