L’UE lancia l’allarme sull’alto tasso di costruzioni coloniali nel 2021

The Palestine Chronicle. Il 2021 ha registrato un tasso ancora più elevato di espansione delle unità coloniali in Cisgiordania e a Gerusalemme Est rispetto all’anno precedente, rafforzando una tendenza in continuo aumento delle colonie nei Territori palestinesi occupati, secondo quanto affermato da un nuovo rapporto dell’Ufficio del rappresentante dell’Unione Europea in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

“Ai dati esponenzialmente elevati nel 2021 si è aggiunto in particolare l’avanzare delle unità coloniali nella Gerusalemme Est occupata, che è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, da 6.288 unità abitative a 14.894”, afferma il rapporto sulle colonie.

“Questa tendenza all’approfondimento dei progetti coloniali attraverso piani e gare d’appalto si è verificata nonostante l’annuncio, da parte del nuovo governo israeliano che ha iniziato il suo mandato il 13 giugno 2021, che si sarebbe impegnato a mantenere lo status quo quando si tratta di questioni legate all’occupazione”, ha affermato la relazione.

“L’avanzamento, nel 2021, di tre colonie in particolare – E1, Atarot e Lower Aqueduct – è motivo di grave preoccupazione. Le colonie, se costruite, separerebbero i gerosolimitani dalle principali aree urbane della Cisgiordania, come Hebron e Ramallah, e avrebbero, quindi, serie implicazioni sulla continuità urbana palestinese e rappresenterebbero una seria minaccia per una soluzione a due stati”, continua il rapporto.

Altre tendenze e sviluppi che hanno contribuito all’espansione delle colonie nel periodo di riferimento includono i progressi nelle infrastrutture e nei progetti stradali, nonché la creazione delle nuove “fattorie” illegali coloniali. L’aumento dei piani di espansione delle colonie da parte delle autorità israeliane è stato anche accompagnato da una preoccupante tendenza all’aumento della violenza dei coloni nei Territori palestinesi occupati.

“Come sottolineato in diverse dichiarazioni del portavoce del SEAE sugli annunci di nuove colonie nel 2021, l’UE ha ripetutamente invitato Israele a porre fine a tutte le attività coloniali e a smantellare le colonie erette dal marzo 2001. Resta ferma la posizione dell’UE secondo cui le colonie sono illegali in base alla legge [internazionale]. La decisione di Israele di anticipare i piani per l’approvazione e la costruzione di diverse nuove unità colonie nel 2021, come ad espemio per Givat Hamatos e Har Homa, mina ulteriormente le prospettive di una soluzione praticabile a due stati”, ha sottolineato l’UE.